Soia edamame, puoi coltivarla anche in casa: info utili e modalità di cura

Quante volte abbiamo mangiato le edamame in un ristorante orientale? Ebbene, la pianta che le produce potrebbe crescere anche nelle nostre case. 

Divenuta celebre grazie al diffondersi della ristorazione orientale, la pianta della soia edamame può facilmente trovare spazio anche nelle nostre abitazioni. E’ importante comprendere quale habitat favorisce il suo sviluppo e di quali cure ha bisogno per poter crescere sana e dare i suoi frutti.

pianta edamame
Come coltivare la pianta Edamame (Ecoo.it)

Il nome, edamame, in giapponese significa “gambo” e “fagiolo”. E’ una parola che rimanda ad una tradizione del periodo giapponese Edo, quando i baccelli venivano venduti interi, con foglie e steli ancora attaccati. Consumati direttamente dal gambo, rappresentavano una sorta di antenato del moderno fast food, pratici e saporiti, perfetti per essere gustati anche per strada.

Come coltivare in casa la soia edamame

L’edamame è una soia raccolta nella sua fase più giovane, quando i baccelli sono ancora verdi, teneri e ricchi di sostanze nutritive. Questo lo distingue dalla soia matura, che perde parte della sua dolcezza e di alcune proprietà benefiche. È proprio la freschezza a fare la differenza, regalando non solo un sapore unico, ma anche un contributo prezioso all’alimentazione quotidiana.

E’ possibile coltivarlo facilmente, persino in vaso, consentendoci di arricchire lo spazio verde e al contempo di raccogliere un alimento fresco e delizioso direttamente a casa. Originaria dell’Asia orientale, la soia edamame ama i climi caldi e soleggiati. Cresce rigogliosa quando le temperature raggiungono i 20-30 gradi e, con un po’ di attenzione, può essere coltivata in qualsiasi luogo che offra luce e calore. In primavera e in estate, i suoi baccelli si sviluppano rapidamente.

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Soia edamame, come averla sempre fresca in un vaso (Ecoo.it)

La coltivazione dell’edamame in vaso non richiede grandi spazi o particolari competenze. Basta scegliere il contenitore giusto, profondo e capiente, per garantire lo sviluppo delle radici. Il terreno deve essere fertile, ben drenato e arricchito con sostanze naturali che favoriscano la crescita, come il compost maturo e un po’ di cenere di legna.

Edamame, come averle sempre a disposizione in casa

I semi, una volta messi in acqua tiepida per qualche ora, sono pronti per essere piantati.  L’edamame ama un terreno umido, ma non troppo bagnato, e la luce diretta per almeno sei ore al giorno. Annaffiature regolari, una piccola attenzione contro i parassiti e, soprattutto, tanta luce sono tutto ciò di cui ha bisogno per crescere al meglio.

Quando i baccelli iniziano a gonfiarsi e diventano verde brillante, segnalano che sono pronti ad essere raccolti. Dopo la raccolta, devono essere bolliti in acqua salata per pochi minuti. Serviti con una spolverata di sale grosso, diventano uno spuntino irresistibile, leggero e sano.

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Di cosa ha bisogno la pianta della soia edamame (Ecoo.it)

Inoltre, i suoi semi, una volta sgusciati, si trasformano in un ingrediente versatile per insalate, zuppe, piatti di riso o semplicemente come contorno. Con un pizzico di fantasia, è possibile creare combinazioni che uniscono la tradizione giapponese alla creatività culinaria.

Coltivare edamame è portare in casa un lato benefico del Giappone

Coltivare edamame in vaso significa molto più che avere una pianta in casa. È un’esperienza che unisce passato e presente, natura e cultura, sapore e nutrizione. È la prova che anche i piccoli spazi possono regalare grandi soddisfazioni, trasformando un semplice balcone in un luogo capace di raccontare storie e sapori lontani e di contribuire attivamente a rendere più complete e sane le abitudini alimentari.

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