Nel 2021 è stata ideata la vernice bianca più riflettente al mondo, oggi uno studio afferma che potrebbe essere la soluzione al cambiamento climatico.
Per affrontare la questione del cambiamento climatico e scongiurare il rischio che il nostro pianeta collassi sotto al peso dell’azione umana indiscriminata sono necessarie soluzioni serie e da attuare velocemente. Autorità governative, aziende private e singoli cittadini sono dunque in cerca di soluzioni e rimedi contro la crisi ambientale: la Comunità Europea, ad esempio, vuole agire vietando la circolazione dei motori termici a partire dal 2050.
Altri pensano a forme di mobilità sostenibile quali gli Ecojet alimentati con batterie elettriche, oppure a diffondere l’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili. Comunque la si metta, ogni azione che aiuti a contrastare l’innalzamento della temperatura mondiale è bene accetta, anche se si tratta di idee bizzarre come quella di dipingere di vernice bianca ultra riflettente almeno l’1 – 2% della superficie terrestre.
La vernice bianca super riflettente può davvero bastare a risolvere la questione climatica?
Ma facciamo un passo indietro per chiarire la questione: nel 2021 un team di scienziati guidati dal professor Xiaobo Chen ha messo a punto una vernice bianca dal nome Purdue in grado di riflettere fino al 98% delle radiazioni solari. Oggi uno studio condotto da un ricercatore dell’Università della California, Jeremy Munday, afferma che ricoprendo l’1 – 2% della superficie terrestre con questa vernice si potrebbe contrastare il surriscaldamento globale.
Ma l’applicazione pratica di questa soluzione è fattibile? Innanzitutto per coprire un’area delle dimensioni pari a quelle degli Stati Uniti servirebbero tra i 527 miliardi e i 1.054 miliardi di litri di vernice bianca riflettente. Inoltre questa dovrebbe essere sottoposta a una costante opera di manutenzione, che richiederebbe il ricorso a ulteriore Purdue.
Impariamo a rispettare il pianeta: le sue risorse non sono inesauribili
Questa soluzione da sola, dunque, non basterebbe a risolvere il problema che stiamo affrontando: è necessaria piuttosto una vera rivoluzione culturale che insegni a chiunque la necessità di ripensare il nostro modo di ricorrere alle risorse del pianeta. Anche nelle piccole azioni quotidiane è possibile imparare a rispettare la Terra. Soprattutto di fronte all’evidenza di una crisi climatica che ha portato la temperatura mondiale a livelli mai registrati precedentemente.