Anche in Somalia le inondazioni di acqua, dopo il lungo periodo di siccità, stanno creando dei grossi danni per le coltivazioni e per la popolazione
Il disastro che sta accadendo nelle ultime settimane in Emilia Romagna ci ricorda ancora una volta quanto le alterazioni climatiche possano portare a degli eventi naturali estremi. Dopo un lungo periodo di siccità, forti piogge ed inondazioni hanno praticamente messo in ginocchio l’intera regione. Al punto da richiedere degli interventi straordinari che non riguardano più il maltempo eccessivo, ma una calamità naturale.
Non solo l’Italia, ma anche la Somalia parallelamente sta vivendo una catastrofe naturale che poi si riversa sugli esseri umani. Purtroppo i numeri della Somalia sono incredibilmente maggiori di quelli dell’Emilia Romagna, anche se il fenomeno è simile. Il problema è che la Somalia, come anche altre aree africane, non solo soffre di mancanza di materie prime, ma anche di problemi igienico sanitari che in conseguenza ad alluvioni non possono che peggiorare.
Dopo cinque anni di mancate piogge, la popolazione della Somalia si stava preparando al sesto, con la conseguenza di una carestia imminente. Molte famiglie stavano abbandonando le loro case in cerca di cibo e di acqua. La siccità, che aveva colpito oltre il 90% del territorio, era impietosa. Le strade erano piene di animali da allevamento e selvatici morti per carenza di cibo ed acqua. Quando improvvisamente è iniziata una pioggia battente forte e violenta. Al punto da richiedere lo sfollamento di 400mila persone. E una pioggia violenta in conseguenza alla siccità, come si è visto anche in Italia, non è salvifica, bensì distruttiva.
Dopo cinque anni di siccità il terreno non è pronto per accogliere così tanta acqua. Probabilmente l’aridità del suolo comporta maggior facilità nelle alluvioni ed allagamenti, dato che il terreno è molto meno permeabile, e dunque meno pronto ad assorbire l’acqua che cade. E questo non può far altro che creare delle alluvioni, esondazioni dei fiumi a cui la popolazione della Somalia non era preparata. L’Unicef riporta che dopo cinque anni di limitati accessi ai beni di prima necessità come cibo, acqua potabile ed alloggi, le piogge violente non stanno facendo altro che peggiorare la situazione. Già oltre 400mila persone sono state sfollate dalle proprie case. Dalle stime si ritiene che le inondazioni potrebbero mettere in ginocchio fino a 1,6 milioni di persone.
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