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Sono queste le 10 razze di cani più pericolose al mondo: anche il tuo potrebbe rientrare tra quelli vietati

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Si dice che i cani siano i migliori amici dell’uomo, Esistono però delle razze canine particolarmente pericolose e a cui prestare attenzione: ecco la Top Ten e quali sono le razze vietate in Italia.

razze pericolose
Sono queste le 10 razze di cani più pericolose al mondo: quali sono vietati (Ecoo.it)

Avere un amico a quattro zampe è una pratica sempre più diffusa. I recenti dati Eurispes hanno messo in evidenza come nell’ultimo anno gli italiani che hanno un cane domestico sono arrivati ad una percentuale del 42 %. Sebbene sia un trend in calo rispetto agli anni scorsi, è anche vero che aumentano le aggressioni dei cani ai danni delle persone. Si stimano tra le 50 e le 70mila aggressioni all’anno, derivanti dalle razze di cani considerate più aggressive e pericolose.

E’ bene tenere presente che per cani pericolosi si intendono generalmente tutte quelle razze che hanno una composizione morfologica e comportamentale riconducibile ad una più probabile aggressività o minaccia per coloro che gli gravitano intorno. Ogni Paese del mondo ha le sue indicazioni specifiche a cui fare riferimento per indicare la pericolosità del cane e il conseguente divieto.

I requisiti principali che possono essere definiti come univoci riguardano la forza, il corpo, il peso, la morfologia della mascella, la resistenza fisica, il carattere del cane e la tendenza ad avere comportamenti più aggressivi delle altre razze. Di seguito, la lista delle dieci razze di cani considerate più pericolose al mondo e quali sono vietate in Italia.

Quali sono le razze di cani più pericolose

Qual è la razza di cani più pericolosa al mondo: i pitbull (Ecoo.it)

 

Le razze di cani particolarmente aggressive e pericolose sono in realtà tali non soltanto per le persone, ma rappresentano una minaccia anche per la fauna e la vegetazione. Sebbene ogni nazione abbia le sue normative in merito al possesso di razze pericolose, si può delineare una lista generale che racchiude tutte quelle proibite.

Al primo posto troviamo senza dubbio il Pitbull. Originaria degli Stati Uniti, questa razza canina è considerata la più aggressiva al mondo ed è infatti vietata la detenzione in oltre 35 paesi. In questo senso, il divieto di possedere un pitbull è valido anche in caso di viaggi o soggiorni vacanzieri in cui in alcuni Stati è proibito portare il proprio pitbull. Nato come cane da guardia, è diventato poi cane da combattimento sia per la sua accentuata aggressività che per la sua forza.

Al secondo posto troviamo il Tosa, ovvero una razza canina di origine giapponese derivata da vari incroci asiatici. Il tosa ha tendenzialmente un’indole aggressiva, data anche dalla sua stazza molto sviluppata e dal suo carattere forte. Nasce come cane da combattimento per poi diventare un cane da guardia vista la sua intelligenza. Anche in questo caso il tosa è vietato nella maggior parte dei paesi.

A comporre il podio dei cani pericolosi troviamo il Fila Brasileiro, nato come cane da caccia per poi essere utilizzato come cane da guardia per la sua intelligenza ma anche per le grandi dimensioni, la sua aggressività è notevole. Per questo anch’esso è vietato in vari paesi del mondo.

Al quarto posto c’è invece il Doga Canario, una razza canina originaria delle Isole Canarie, molto utilizzato in qualità di cane da guardia. In realtà è tendenzialmente pacifico, ma quando tira fuori la sua aggressività può rivelarsi fatale. Anche in questo caso, infatti, sono molti i paesi che vietano non solo di possedere questa razza ma anche di allevarla.

Al quinto posto, come il nome suggerisce, troviamo una razza di cane originaria dell’Argentina, il Dogo Argentino. Nato come incrocio di vari cani, inizialmente era usato come cane da caccia, successivamente è stato adibito alla guardia per il suo carattere particolarmente aggressivo. Inoltre, è stato utilizzato anche come cane da combattimento dove la sua aggressività è uscita fuori, dando così il via a una decina di Paesi nel vietarne il possesso.

Al sesto posto c’è il Boerboel. Di origine sudafricana, nasce come cane da guardia ed è tutt’oggi utilizzato in questo senso in molti paesi, anche se la sua indole aggressiva lo ha portato in alcuni casi a fare delle vittime. Per questo alcuni paesi lo hanno bannato dal loro territorio.

Al settimo posto si piazza il Cane lupo di Saarloos, che come si intuisce dal nome è un ibrido dato dall’accoppiamento di un cane con un lupo selvatico. Questo li rende molto aggressivi, capaci di essere fatali. Per ora il paese che lo ha inserito nella lista delle razze canine bandite sul proprio territorio è la Norvegia.

All’ottavo posto troviamo il Mastino Napoletano, che come suggerisce il nome nasce nelle aree del Vesuvio. La sua indole aggressiva lo porta però ad essere un ottimo cane da guardia, anche per le sue dimensioni particolarmente grosse, ed in passato è stato utilizzato anche come cane da combattimento. L’unico paese in cui è vietato è Singapore, anche se per detenerlo in Romania è necessario un attestato sulla salute mentale del cane.

Al penultimo posto troviamo il Bandog, il quale è un incrocio di varie razze nato come cane da guardia. Il suo temperamento aggressivo lo porta ad essere particolarmente pericoloso soprattutto quando deve difendere il proprio padrone. In questo caso, questa razza non essendo una vera e propria razza pura non ha alcun divieto.

Infine, al decimo posto troviamo il Bulldog Americano, una razza molto muscolosa che viene utilizzata come cane di guardia ma in alcuni casi veniva utilizzata in passato sia come cane da caccia ma anche nei combattimenti illegali. Per questo motivo è vietato nella maggior parte dei paesi.

Quali sono i cani vietati in Italia

Dei cani finora elencati come razze più pericolose, c’è da dire però che molto dipende anche dai padroni e dal loro modo di allevarli. Saper addestrare bene un cane pericoloso è il primo passo per riuscire a renderlo un amico piuttosto che il contrario. Per questo motivo in Italia c’è un’ordinanza, stipulata nel 2009 e ribadita nella legge del 6 agosto 2013, che regola il possesso dei cani pericolosi.

Dunque, i padroni sono dovuti ad attenersi a delle regole specifiche disciplinate da una licenza amministrativa specifica, la quale deve essere iscritta al Registro dei cani potenzialmente pericolosi. Bisogna infatti essere maggiorenni, non avere precedenti penali, pagare una polizza assicurativa abbastanza elevata, circa 120mila euro, avere un certificato di idoneità fisica e psicologica oltre che un documento che attesti la buona salute dell’animale da parte di un veterinario. Inoltre, se il cane scappa bisogna comunicarlo in maniera tempestiva.

Delle dieci razze di cani più pericolose al mondo in Italia ne sono vietate ben sei, ovvero il Bulldog Americano, il Tosa, il Pitbull e tutte le sue razze, il Doga Canario, il Doga Argentino e il Fila Brasileiro. Ma a queste si aggiungono il Perro Majorero, il Bracco Portoghese, il Rottweiler ma soprattutto i vari tipi di Pastore. In particolare nel nostro paese sono vietati il Pastore di Ciarplanina, il Pastore dell’Anatolia, il Pastore dell’Asia Centrale e il Pastore del Caucaso. La maggior parte di queste razze di pastori sono cani da guardia e diventano particolarmente aggressivi soprattutto quando una proprietà o i loro padroni sono in pericolo. Ma possono essere fatali con la loro spietatezza.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, escursionista di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della sostenibilità e della bellezza in tutte le sue forme.

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