In quanti si sono chiesti quanto tempo un essere umano può sopravvivere senza cibo e acqua? Ebbene. le teorie danno risposte diverse, ma ecco generalmente quali sono i tempi
Gli studi condotti sul corpo umano privato di cibo e acqua si basano su diversi fattori e conducono ad una stima generale riguardo i tempi di sopravvivenza. La capacità di resistere cambia da persona a persona ed è condizionata da una serie di stati: l’età, le condizioni di salute, il peso corporeo, il benessere psichico.
Altra cosa da tenere in considerazione è la tipologia di ambiente in cui si resta sprovvisti di beni primari: influisce, ad esempio, la temperatura. Con il freddo il corpo tende a voler mangiare di più, mentre con una temperatura più alta si ha meno fame. Esistono diverse dinamiche che entrano in gioco nel momento in cui all’organismo vengono a mancare cibo e acqua: dopo alcune fasi che una persona attraversa, sopraggiunge la morte. Ecco cosa accade e quali sono i tempi.
La sofferenza inizia già dopo pochi giorni, sotto forma di deficit cognitivi, ansia e vertigini. In più, l’assenza di cibo peggiora l’umore e questo è dato dalla mancanza di triptofano. Si tratta di un amminoacido assunto tramite l’alimentazione. Grazie a questo, il corpo produce serotonina, conosciuta anche come l’ormone della felicità. Il digiuno, dunque, abbassa i livelli di serotonina nel cervello e questo condiziona il funzionamento cerebrale che regola la rabbia e il buon umore.
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A tal proposito, uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge su una serie di volontari, ha concluso che, a causa del basso livello di serotonina, la corteccia prefrontale (regione che si occupa del “controllo”) ha meno capacità di regolare le emozioni di rabbia prodotte dall’amigdala. Questo si verifica in maggior misura in chi ha già una predisposizione all’aggressività.
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Se al corpo, improvvisamente, vengono a mancare le solite calorie giornaliere, inizia a trarre energia dalla riserva di massa grassa. Subito dopo, passa ai muscoli e alle pareti dello stomaco, causando così delle patologie che portano alla morte. Qualora dovesse mancare anche l’acqua, la situazione peggiora. Solo con l’assenza di cibo la sopravvivenza può prolungarsi fino a un mese, ma togliendo anche da bere, si arriva a circa due settimane.
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