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Sostanze tossiche nei vestiti: una guida utile

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Le sostanze tossiche nei vestiti rappresentano un vero e proprio pericolo per chi indossa questi capi di abbigliamento. Diverse associazioni ambientaliste hanno messo in evidenza la pericolosità di alcuni elementi che sono stati ritrovati nei capi che indossiamo. Queste sostanze si trovano nei vestiti contraffatti, che riescono ad entrare in grandi quantità nel nostro Paese e vengono commercializzati con facilità, ma anche in prodotti che sono creati in altri Stati e che successivamente vengono venduti in Italia. Spesso per la loro realizzazione vengono utilizzate delle sostanze chimiche che non dovrebbero venire mai a contatto con la pelle.

Le campagne di Greenpeace

Della questione si è occupata in particolare Greenpeace, che ha messo a punto di recente diverse campagne di sensibilizzazione dedicate proprio alla presenza di sostanze tossiche nel settore della moda. Detox e The King is Naked sono i nomi di due campagne di Greenpeace che hanno messo in luce la presenza di elementi pericolosi nei vestiti, anche in quelli destinati ai bambini. L’associazione ha condotto delle specifiche indagini, realizzando delle analisi su alcuni capi di abbigliamento di diverse marche. Su 27 prodotti analizzati, 16 presentavano sostanze pericolose per la salute umana e per la sostenibilità ambientale.

La formaldeide

Una delle sostanze che sono state trovate nei capi di abbigliamento è la formaldeide. Si tratta di un elemento pericoloso, perché viene considerato uno degli inquinanti maggiormente diffusi. Dal 2004 questo elemento è stato inserito dall’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro nella lista delle sostanze cancerogene per l’uomo. La formaldeide, se presente nell’aria in concentrazione superiore a 0,1 ppm, può essere irritante per gli occhi e le mucose.

I nonilfenoli etossilati

Queste sostanze non si degradano facilmente e possono accumularsi nella catena alimentare. Risultano pericolose perché possono essere dannose per il sistema ormonale e per quello riproduttivo degli individui. Anche se la quantità presente nei capi di abbigliamento e negli accessori non dovrebbe essere pericolosa per l’uomo, è stato notato che su alcuni prodotti i nonilfenoli etossilati sono presenti in grandi quantità. Potrebbero, quindi, verificarsi dei rischi con uno prolungato e con l’esposizione diretta della pelle.

Gli ftalati

Gli ftalati sono dei composti messi a punto per diverse soluzioni. Ad esempio, sono capaci di rendere più morbida la plastica. Riescono, comunque, ad essere dannosi perché fuoriescono nell’ambiente e penetrano all’interno della pelle umana. Sono presenti in diversi prodotti e vengono ingeriti regolarmente dall’uomo. Risultano, però, pericolosi per il nostro organismo, perché possono disturbare il sistema ormonale e interferire con il sistema riproduttivo maschile.

I PFCs

I composti perfluorati sono impiegati nel settore tessile per la realizzazione di capi di abbigliamento che siano resistenti al fuoco, alle macchie d’olio e all’acqua. Queste sostanze si trovano nella catena alimentare e impiegano moltissimo tempo per scomparire. Si tratta di composti molto pericolosi per l’uomo, perché interferiscono con gli ormoni che regolano la riproduzione e potrebbero essere responsabili dell’insorgenza di alcuni tumori.

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Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2019, occupandosi di alimentazione sana, riciclo creativo ed ecologia.

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