In Provincia di Viterbo è di nuovo emergenza per la presenza di sostanze tossiche nell’acqua potabile: continua a essere rilevato arsenico oltre la quantità consentita. A distanza di un anno, la situazione non sembra migliorare: dal 28 ottobre 2010, data in cui è stata resa pubblica la situazione, nulla o comunque poco sembra essere cambiato.
Fu quella la data in cui la Commissione Europea disse all’Italia che non accettava ulteriori deroghe sulla risoluzione del problema dell’inquinamento dell’acqua nella zona di Viterbo: il consumo dell’acqua potabile è dunque diventato dannoso per lo stato di salute della popolazione, anche se la situazione è stata accuratamente messa a tacere. Ora anche l’organizzazione mondiale della Sanità esprime tutta la sua preoccupazione per la tossicità dell’acqua del rubinetto che obbliga i cittadini a consumare solo acqua in bottiglia.
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