Sostenibilità ambientale e sviluppo in Brasile: i programmi green del gruppo FCA

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Con 1,3 miliardi di euro d’investimento, 12 milioni di metri quadri di superficie e una capacità produttiva di 250.000 veicoli all’anno, lo stabilimento di Pernambuco, ultimo arrivato del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) in Brasile, non vuole essere solo un normale polo industriale in Sud America. Lo scopo è quello di renderlo un volano di sviluppo economico e sociale per l’intera area brasiliana, attraverso politiche di sostenibilità ambientale e di protezione della biodiversità.
Quali sono le azioni concrete messe in campo? La gestione e lo smaltimento sostenibile dei rifiuti, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2​ e il riciclo di acqua sono alcuni esempi dell’impegno del gruppo a favore della salvaguardia dell’ambiente, che hanno permesso, nel corso degli anni, il raggiungimento di alcune certificazioni molto importanti, riconosciute a livello internazionale: dalla ISO 14001 per l’impatto sostenibile dei propri cicli produttivi, a quella ancora più avanzata, la ISO 50001, che comprende una gestione sempre più responsabile dell’energia. Qualsiasi processo industriale prevede anche la produzione di rifiuti. FCA in Brasile ha riutilizzato 23 tonnellate di materiali, anche attraverso l’impiego di un macchinario di riciclo di polistirene, evitando l’emissione di 2.642 tonnellate all’anno di CO2.
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Se pensiamo a una delle risorse più importanti del pianeta, subito salta alla mente la fonte primaria di vita: l’acqua. A Betim, uno degli stabilimenti storici di Fiat, presente fin dalla metà degli anni ’70, è stato riutilizzato il 99% dell’acqua, grazie al trattamento di scarichi idrici. A Campo Largo invece viene messo in atto il riutilizzo dell’acqua piovana, con un’area di preservazione di 250.000 metri quadrati. Com’è noto il Brasile è anche una delle più importanti aree del mondo per quanto riguarda la biodiversità, spesso minacciata dalle monoculture e dall’utilizzo scellerato delle risorse. Per diminuire il proprio impatto ambientale, a Goiana, è stato portato avanti un importante progetto di recupero storico della biodiversità locale, con 38mila piantine interrate grazie al lavoro e alla collaborazione con gli studiosi delle Università locali. La Mata Norte del Pernambuco, ovvero la flora e la fauna locale, viene ripristinata in alcune aree vicino allo stabilimento, con interventi mirati che ne studiano costantemente la compatibilità ecologica.
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[area dello stabilimento interessata dagli interventi di recupero della biodiversità]

L’impegno della casa automobilistica non è rivolto solo all’ambiente ma anche alle comunità locali. Tutto questo lavoro è emerso nell’incontro di martedì 14 luglio ad Expo, nel padiglione del Brasile, dove Laura Vaida, responsabile della sostenibilità del gruppo FCA, ha esposto i risultati raggiunti dai programmi a sostegno delle popolazioni residenti nelle zone vicine agli stabilimenti. “Dal 2004, il programma “Arvore da Vida” (Albero della vita) ha raggiunto 21mila persone con percorsi di formazione professionale e attività educative o di svago. Si è abbattuta la percentuale degli studenti che hanno abbandonato il percorso di studi, visto che il problema dell’educazione è ancora molto forte in queste zone, passando dall’84% del 2004 al 99% del 2013 – dichiara Laura Vaida – Abbiamo inoltre qualificato 2.557 persone e di queste 1.442 sono state inserite subito dopo il percorso di studi nel mercato del lavoro”.

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