Per sensibilizzare i giovani sui problemi ambientali non bastano interventi specifici come ad esempio la campagna lanciata su Facebook da Greenpeace in vista della comunicazione ambientale. Occorre qualcosa in più. In questo senso va vista la “Green University Competition”, che prevede l’impegno diretto dei ragazzi, i quali avranno il compito di proporre le loro idee, per fare in modo che l’università frequentata diventi maggiormente improntata all’ecosostenibilità.
Altra iniziativa accattivante è una vera e propria caccia al tesoro, che prevede la somministrazione di quiz aventi come oggetto le tematiche ambientali e l’alimentazione biologica.
Se qualche tempo fa un’analisi di Sony Europe metteva in evidenza che i giovani non manifestano preoccupazione per l’ambiente, è meglio correre ai ripari, coinvolgendoli direttamente nei luoghi da essi frequentati.
Da segnalare a questo proposito, sempre all’interno dell’evento, il workshop “Luce e i suoi effetti sulle persone” e quello sull’economia a basso impatto ambientale, “Green economy: un ponte fra giovani e lavoro”. Il tutto organizzato da GVST Event Management e AIESEC Roma Tre, per dare voce ai giovani anche sullo sviluppo sostenibile.
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