Per combattere gli sprechi di energia nell’ambiente di lavoro è fondamentale sapere quali interventi di risparmio energetico realizzare, adottando misure efficaci in termini di sostenibilità ambientale. In questo modo non solo è possibile ridurre l’impronta ecologica dell’attività, ma si possono ottenere benefici economici importanti tagliando i costi in bolletta.
Trasformare la sede lavorativa in un ufficio green richiede innanzitutto un’accurata valutazione dell’ambiente aziendale, per individuare gli aspetti che possono essere migliorati senza compromettere la funzionalità dell’ufficio.
Inoltre, è utile creare anche delle policy aziendali in linea con il risparmio energetico, per promuovere la cultura della sostenibilità nell’ambiente lavorativo e coinvolgere i dipendenti nell’utilizzo responsabile dell’energia.
Come risparmiare energia nell’ambiente di lavoro?
Al giorno d’oggi esistono diverse soluzioni che consentono di ridurre il dispendio energetico nel luogo di lavoro in modo efficiente.
Come si legge anche nella guida per il risparmio energetico in ufficio realizzata da Lyreco, è possibile innanzitutto aumentare la luce naturale nell’ufficio, ottimizzando la configurazione delle postazioni lavorative, utilizzando tendaggi chiari e sfruttando sensori e tecnologie domotiche per automatizzare l’accensione e lo spegnimento delle luci artificiali, qualora quella naturale fosse assente o non sufficiente.
Per diminuire i consumi elettrici è anche essenziale acquistare dispositivi elettronici a basso consumo, prestando particolare attenzione all’efficienza energetica di pc, stampanti, monitor e altri apparecchi indispensabili per lo svolgimento dell’attività lavorativa in ufficio.
È altrettanto necessario accertarsi, tramite l’etichetta energetica, che gli elettrodomestici usati nella zona ristoro e nelle aree comuni, come distributori, frigoriferi o macchina del caffè, assicurino un consumo di energia contenuto.
Anche l’impianto di condizionamento deve essere utilizzato in modo responsabile, evitando gli eccessi e regolando la temperatura non oltre 6°C in meno rispetto a quella esterna. Questo semplice accorgimento permette di salvaguardare la salute dei lavoratori, contribuendo a limitare le emissioni inquinanti prodotte dalla climatizzazione estiva e la spesa energetica. Anche il riscaldamento deve essere usato in maniera virtuosa, impostando il termostato a una temperatura di 18-20°C.
Allo stesso tempo, è consigliato utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili, per ridurre le emissioni di gas serra e sostenere la transizione energetica verso le energie verdi. In questo caso è possibile scegliere una fornitura 100% green, cercando un giusto compromesso tra il costo e la qualità dell’energia. Laddove possibile si possono valutare investimenti diretti nelle energie green, ad esempio dotando l’ufficio di un impianto fotovoltaico per generare in modo ecologico parte dell’elettricità necessaria a coprire il fabbisogno energetico dell’ambiente di lavoro.
Alcuni consigli utili per ridurre il consumo energetico di pc e monitor
Secondo quanto riportato da un’indagine di Arpa Veneto, il pc da ufficio che rimane acceso per circa 9 ore al giorno presenta un consumo medio di 175 kWh l’anno, con un valore leggermente inferiore per il monitor.
Adottare alcuni semplici accorgimenti permette di ridurre il consumo elettrico in modo considerevole, ad esempio diminuendo del 37% l’energia utilizzata dal pc attraverso l’impostazione della modalità di risparmio energetico, opzione presente in tutti i computer desktop e portatili moderni.
Allo stesso modo bisogna disattivare lo screen saver, in quanto comporta uno spreco di energia che può essere evitato per ridurre ulteriormente il consumo di elettricità. Il computer, inoltre, assorbe energia anche da spento, perciò è fondamentale staccare la spina del pc al termine della giornata di lavoro, mentre prima di una pausa prolungata è preferibile spegnere il pc e il monitor evitando di lasciare questi dispositivi in standby.
L’EPA, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti, raccomanda di impostare la modalità di ibernazione dei monitor tra i 5 e i 20 minuti di inattività e quella dei pc tra i 30 e i 60 minuti di non utilizzo.
Il massimo risparmio di energia per pc e monitor si ottiene passando ai dispositivi di ultima generazione, realizzati secondo le linee guida di eco design stabilite dalla Commissione Europea.