Perché la pratica del sovescio è assai consigliata e può risultare estremamente utile? Vediamo in che cosa consiste e come si applica alle nostre coltivazioni
Cos’è il sovescio e quali sono i suoi vantaggi? Si tratta di una pratica molto diffusa e che può vantare un retaggio assai vecchio. L’utilità del sovescio consiste nell’interrare delle colture ben specifiche con il compito di contribuire a rendere un terreno più fertile, oppure a conservare tutte quelle proprietà che lo rendono adatto alla coltivazione. Il momento ideale per questa pratica agronomica coincide con l’autunno, dove il clima si dimostra favorevole in quanto non c’è più l’arsura tipica dell’estate.
Così come non sono ancora arrivate le gelate che caratterizzano l’inverno. Con il sovescio avremo modo di ottenere degli appezzamenti di terreno predisposti per la crescita di piante di vario tipo. Questa attività è molto gettonata nell’ambito della orticoltura di carattere biologico. Ed è perfetta per chi ha un orticello da curare.
Le piante che meglio si addicono al sovescio sono le leguminose, le graminacee e le brassicacee anzitutto. Ed in particolare:
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La coltura in questo caso è detta “a perdere”, ovvero non è volta alla raccolta di prodotti della terra. Come detto, serve solo per rinvigorire il suolo. E lo fa trasmettendo quantità importanti di azoto e di materia organica carboniosa, proprio come avviene nel caso dell’applicazione di un normale fertilizzante. I tempi richiesti vanno dalle sei settimane ai tre mesi pieni di una stagione intera. Dipende da diversi fattori. Con diversi vantaggi, come ad esempio:
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