Sovescio%2C+perch%C3%A9+fa+molto+bene+alle+tue+colture%3A+i+vantaggi
ecoo
/articolo/sovescio-perche-fa-bene-colture-vantaggi/90862/amp/
Categorie Agricoltura e Allevamento

Sovescio, perché fa molto bene alle tue colture: i vantaggi

Pubblicato da

Perché la pratica del sovescio è assai consigliata e può risultare estremamente utile? Vediamo in che cosa consiste e come si applica alle nostre coltivazioni

Un campo coltivato
Un campo coltivato (Foto Canva)

Cos’è il sovescio e quali sono i suoi vantaggi? Si tratta di una pratica molto diffusa e che può vantare un retaggio assai vecchio. L’utilità del sovescio consiste nell’interrare delle colture ben specifiche con il compito di contribuire a rendere un terreno più fertile, oppure a conservare tutte quelle proprietà che lo rendono adatto alla coltivazione. Il momento ideale per questa pratica agronomica coincide con l’autunno, dove il clima si dimostra favorevole in quanto non c’è più l’arsura tipica dell’estate.

Così come non sono ancora arrivate le gelate che caratterizzano l’inverno. Con il sovescio avremo modo di ottenere degli appezzamenti di terreno predisposti per la crescita di piante di vario tipo. Questa attività è molto gettonata nell’ambito della orticoltura di carattere biologico. Ed è perfetta per chi ha un orticello da curare.

Sovescio, come si applica ed a quali piante

Degli ortaggi in un orto coltivato (Foto Canva)

Le piante che meglio si addicono al sovescio sono le leguminose, le graminacee e le brassicacee anzitutto. Ed in particolare:

  • favino
  • fave
  • trifoglio
  • veccia
  • pisello
  • soia
  • fagiolo
  • erba medica
  • grano
  • avena
  • segale
  • orzo
  • sorgo
  • senape bianca
  • colza
  • daikon
  • facelia
  • grano saraceno

Leggi anche: Cartone carta igienica: devi sapere questo prima di buttarlo

Leggi anche: Tre consigli per la manutenzione del trattorino tosaerba in inverno

La coltura in questo caso è detta “a perdere”, ovvero non è volta alla raccolta di prodotti della terra. Come detto, serve solo per rinvigorire il suolo. E lo fa trasmettendo quantità importanti di azoto e di materia organica carboniosa, proprio come avviene nel caso dell’applicazione di un normale fertilizzante. I tempi richiesti vanno dalle sei settimane ai tre mesi pieni di una stagione intera. Dipende da diversi fattori. Con diversi vantaggi, come ad esempio:

  • taglio dei costi di concimazione
  • aumento della fertilità del suolo
  • calo evidente della crescita di erbacce
  • forte calo della erosione superficiale
  • mantenimento dei necessari livelli di umidità del terreno
  • ridotta dispersione di elementi nutritivi
Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

Pubblicato da

Articoli più recenti

  • News Green

Lago Trasimeno: il dramma di uno degli specchi d’acqua più belli d’Italia

Il drammatico declino della biodiversità al Lago Trasimeno in uno studio di Franco Pedrotti: in…

28 minuti fa
  • Animali

Animali onnivori: gli esemplari più diffusi e quelli più rari

Quali sono gli esemplari più diffusi e quelli più rari di animali onnivori e quali…

1 ora fa
  • News Green

Shampoo green? E’ possibile: basta scegliere questi ingredienti

All'interno di un contesto che ricerca il green in misura sempre maggiore, cresce la richiesta…

3 ore fa