La leggenda della spada nella roccia è conosciutissima, meno lo è l’ubicazione di questo cimelio che in realtà si trova proprio in Italia.
Dalla leggenda di re Artù al celebre cartone animato firmato Disney: la spada nella roccia è uno dei cimeli più celebri della storia, a metà tra mito e realtà. Nell’immaginario comune si tratta di un oggetto tipicamente associato al Regno Unito, eppure pochi sanno che una spada nella roccia (una delle tante) si trova proprio nel Bel Paese, precisamente in Toscana.
Più che della leggendaria spada nella roccia si parla della spada di San Galgano, conservata nella Cappella di Montesiepi, nei pressi dell’Abbazia di San Galgano a Chiusdino, a circa 40 chilometri da Siena. In questo luogo completamente circondato dal verde (come le case sull’albero in Toscana), la mancanza del tetto conferisce all’ambiente un’aura di mistero quasi ultraterrena.
L’abbazia, costruita in stile gotico e nell’arco di 70 anni dai monaci cistercensi, risale al tredicesimo secolo. La leggenda che si lega al suo nome e alla spada parla di un cavaliere che, a un certo punto della sua vita, decise di ritirarsi dalla vita di cavaliere per diventare un eremita. Galgano infisse dunque la sua spada in una roccia e trascorse il resto della sua vita pregandola, come davanti a una croce, per poi morire di stenti.
Oggi è possibile visitare la chiesa e poi arrivare alla cappella che sorge sulla collina di Montesiepi tramite un sentiero. Ed è proprio lì che si trova la spada, datata al dodicesimo secolo dopo una serie di studi e rilevazioni scientifiche. Galgano, proclamato santo nel 1185, si lega indissolubilmente alla figura di re Artù, anche se non è possibile porre un confine netto tra realtà e leggenda.
L’abbazia e la cappella di Montesiepi sono oggi tra le attrattive più visitate della Toscana, mete da raggiungere dopo aver visitato ad esempio Siena, certificata per il turismo sostenibile, dopo essersi goduti un tour enogastronomico nella zona. Centinaia di migliaia di turisti nazionali e internazionali visitano quei luoghi ogni anno e, ora che le temperature si sono fatte più miti, si tratta di un’idea viaggio da prendere sicuramente in considerazione.
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…
E' scattato l'allarme nei confronti delle spezie più gettonate nella preparazione di dolci e piatti…