Una situazione molto grave in Spagna che vede da una parte gli interessi degli agricoltori iberici e dall’altra la tutela dell’ambiente e la preservazione dalla siccità
Come è noto in questi ultimi anni si stanno vivendo delle condizioni di siccità con veramente pochi precedenti, specialmente se raffrontate agli ultimi decenni, ovvero da quando le rilevazioni sono state fatte anno per anno. La siccità incombe su tutta l’Europa, in particolare sulle zone a sud che si affacciano sul Mediterraneo. Ed è proprio a causa di questa che 26 agricoltori sono stati arrestati. Nella zona di Axarquia, in Andalusia, sono stati scoperti oltre 250 pozzi illegali, destinati all’irrigazione agricola.
La stessa area è stata colpita da grossa siccità nel 2021, ed ulteriormente penalizzata nel 2022, anno considerato il più caldo dall’inizio delle rilevazioni. Tutta la Spagna è stata ufficialmente dichiarata in una situazione di siccità a lungo termine dall’agenzia metereologica del paese. Negli ultimi tre anni le precipitazioni sono state davvero scarse, per non dire assenti. L’Italia si sta tristemente avvicinando a questo standard.
Il problema ha origini lontane. La Spagna è uno dei principali Paesi che coltiva frutta tropicale da esportare in tutto il resto dell’Europa. Inoltre molto gettonate e presenti sui banchi del supermercato sono le fragole di origine spagnola. Per tutto questo tipo di coltivazione si necessita una quantità di risorsa idrica davvero incredibile. Ed è stato proprio per produrre la frutta tropicale che i 26 agricoltori incriminati hanno creato i 250 pozzi illegali, trivellando e creando stagni nell’area dell’Andalusia, a sud del paese. I grandi volumi d’acqua richiesti per coltivare la frutta tropicale e le fragole sono stati illegalmente sottratti dalla rete idrica nazionale.
A causa della siccità degli ultimi due anni, le previsioni sono che sul mercato ci sarà disponibilità del 25 per cento in meno di avocado. Il frutto probabilmente più richiesto tra tutta la varietà esotica importata. E come diretta conseguenza ci sono gli agricoltori che sfruttano illegalmente le risorse idriche già scarse della Spagna, per cercare di raggiungere un profitto dall’ampia richiesta presente nel mercato. Se si iniziasse a scegliere un po’ di più il km 0, questo tipo di situazioni non si creerebbero.
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