[galleria id=”67″]La Spagna ha dato il via libera all’ampliamento delle aree per la produzione di energia eolica. Sì alla mappa delle zone in cui saranno costruiti impianti off shore.
In un momento storico in cui il governo spagnolo ha deciso di abbandonare la linea dell’energia nucleare, il territorio iberico si trova al terzo posto della classifica mondiale (dopo Stati Uniti e Germania) che annovera i paesi produttori di energia eolica. Ed è addirittura al secondo posto, dopo la Germania, dell’elenco dei paesi che hanno investito fortemente nell’energia solare. Nonostante i suoi 8.000 chilometri di coste, fino ad oggi la Spagna non aveva sfruttato al meglio la risorsa marina (e delle correnti aeree che vi si sviluppano) per dare il via alla produzione di energia rinnovabile lungo il confine tra la terra e il mare.
Le aree presenti sulla mappa degli impianti off shore sono state scelte sulla base della velocità dei venti, del traffico marittimo, della topografia marina e di fattori ecologici. Le strutture off shore sono più costose di quelle che vengono installate a terra. Tuttavia è auspicabile che la diffusione di questi impianti, insieme all’aumento della domanda, contribuisca all’abbattimento dei costi. La Spagna all’inizio di quest’anno ha prodotto ben 11.180 Megawatt che corrispondono a circa il 40% del fabbisogno energetico nazionale. Un vero e proprio record.
Immagini tratte da:
www.nuovaenergia.info
www.genitronsviluppo.com
www.ambientemola.it
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