Così come è stato stipulato un trattato per la protezione e la salvaguardia degli oceani, ora i maggiori scienziati del mondo ne richiedono un altro per difendere lo spazio e l’orbita terrestre dal problema rifiuti.
“Salviamo l’orbita terrestre dai rifiuti“: questo è l’ultimo appello derivante dalle più grandi menti scientifiche del pianeta. La lettera è stata pubblicata direttamente sulla rivista Science e richiede una collaborazione internazionale per salvaguardare lo spazio in ottica rifiuti. La collaborazione però non ha coinvolto solamente scienziati e tecnici della Nasa ma anche oltre 170 leader mondiali. L’unione in questi casi fa la forza e dunque a breve potremmo contare su un trattato mondiale che viga in questo ambito.
I ricercatori infatti stanno chiedendo a gran voce un accordo sulla falsa riga di quello firmato il 5 Marzo 2023 presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Quest’ultimo si predispone a immettere nuove regole per quanto riguarda la pesca invasiva, alle rotte di navigazione ed alle estrazioni minerarie in profondità. Non c’è però da proteggere solamente ciò che abbiamo sotto i piedi ma anche ciò che abbiamo sopra gli occhi.
Il problema dei rifiuti nello spazio: le parole degli scienziati
L’industria spaziale sta crescendo rapidamente a livelli impensabili. Attualmente attorno all’orbita terrestre si registrano circa 9000 satelliti ma continuando su questo ritmo tale numero crescerà in modo esponenziale. Si prevede infatti che entro il 2030, la cifra di satelliti sopra la Terra possa raggiungere quota 60mila.
Ma non è solo questo il problema: ci sono infatti miliardi e miliardi di frammenti di vecchi satelliti che circolano sopra il globo. Gli esperti in questione, guidati dalla biologa Imogen Napper dell’Università di Plymouth spiegano che “servirebbe una cooperazione collettiva, sostenuta dalla scienza, per sviluppare un trattato tempestivo e legalmente vincolante per contribuire a proteggere l’orbita terrestre”.
Come si può combattere tale problematica?
Ma perché fondamentalmente gli scienziati richiedono questo trattato? Semplice, per regolamentare l’uso orbitale, un bene prezioso dell’umanità che va protetto ad ogni costo. Ma come si può fare? Gli economisti dell’Università di Colorado avrebbero trovato una risposta: immettendo una tassa sull’uso orbitale, le varie nazioni sarebbero disincentivate ad agire a loro piacimento. Le tariffe per l’uso orbitale potrebbero essere dirette o permessi negoziabili e potrebbero differenziarsi in base all’orbita, perché satelliti in orbite diverse producono rischi di collisione variabili. Tali commissioni aumenterebbero nel tempo, per tenere conto del crescente valore delle orbite pulite.