Un video che non avremmo mai voluto vedere ma che purtroppo rappresenta la realtà dei fatti, due foche intrappolate nella sporcizia lasciata dall’uomo rischiano la vita.
L’80% dell’inquinamento delle acque viene prodotto sulla terra ferma, questo sta a significare che se l’uomo smettesse di comportarsi in modo incivile nei confronti del mondo dove vive, le % di sporcizia sparsa per le acque del pianeta sarebbero senza dubbio inferiori. Basti pensare al periodo del lockdown durante il Covid-19, con lo stop della produzione e del consumismo, in pochissimo tempo la natura si era riappropriata dei suoi habitat tornati quasi allo stato primordiale, cessato lo stato d’emergenza la situazione è ritornata nuovamente alla triste realtà.
Le fonti principali di inquinamento marino possono essere ricondotte ai materiali plastici, scarichi di industrie e fogne, petrolio ed agenti chimici, pesca, agricoltura, pesticidi e materiali di scarto. Sarà di certo capitato anche a te di andare al mare e scovare qualche tesoro del passato che non aveva il sapore di un ritrovamento storico ma di una conservazione decennale o centenaria di spazzatura lasciata indisturbata a contaminare luoghi che un tempo erano integri e senza “segni particolari”.
Per quanto le giornate siano ancora altalenanti c’è voglia di mare e di relax, come sempre l’Italia è una delle mete più gettonate dai turisti non solo per il patrimonio artistico e culturale ma anche per le spiagge da sogno che regala il territorio. Per fortuna non bisogna fare di tutt’erba un fascio in termini di inquinamento e le regioni segnano un +16 per quanto riguarda le Bandiere Blu nella Penisola.
L’Italia ha (per il momento) totalizzato ben 226 Bandiere Blu per l’estate 2023. Non c’è niente di meglio che trascorrere le vacanze in un luogo bello ma soprattutto pulito dove il mare è cristallino ed è un piacere fare il bagno, per cui se stai pensando di prenotare in anticipo le ferie estive, sappi che si può richiedere anche un bonus di 1.400 euro che verrà erogato direttamente dall’INPS per i cittadini in difficoltà economica.
La Foundation for Environmental Education, l’ente preposto ad assegnare la Bandiera Blu ad una spiaggia, ha sede in Danimarca ed è presente in 81 paesi differenti, gli standard per una località da Bandiera Blu sono diversi: pulizia delle acque, gestione dei rifiuti, servizi fruibili alla collettività, beni comuni all’avanguardia, strutture ricettive performanti ad ogni esigenza. Un mix di caratteristiche che rendono quel luogo vivibile al 100%.
Se da una parte diverse zone d’Italia e del mondo vantano acque cristalline e non solo, il video che vi mostriamo oggi evidenzia l’altra faccia della medaglia, un luogo sporco, pieno di plastica e rifiuti, le immagini hanno fatto il giro del web, milioni sono stati i commenti così come le reazioni negative alla negligenza e all’incuria della stragrande maggioranza della popolazione, solita comportarsi in modo incivile con l’idea malsana che l’ambiente non sia affar di nessuno. Due foche sono legate per il collo ad un filo di plastica che le sta uccidendo, fortunatamente due persone le hanno notate traendole in salvo ed evitando una morte certa per soffocamento o annegamento. Purtroppo scene come questa sono all’ordine del giorno, sono milioni gli animali marini che corrono pericoli imminenti a causa dell’inquinamento delle acque.
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