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Spiagge nere: perché hanno questo colore?

Ora che le ferie si avvicinano molti sognano di andare finalmente al mare: resta solo la decidere la destinazione, che dire delle spiagge nere?

Spiagge nere frutto eruzioni vulcaniche
Costa con sabbia nera (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

I paesaggi costieri e marittimi, indubbiamente, sono tra i più suggestivi sul pianeta. Se poi si riescono a scovare quei posti che sembrano sorgere “ai confini della realtà“, come ad esempio alte scogliere a picco sul mare o spiagge incontaminate e ricche di vegetazione, la nostra fascinazione non può che aumentare. Gli spettacoli costieri e marittimi che la natura ci offre, in effetti, sono tantissimi.

Pensiamo ad esempio agli atolli, alla celebre Popcorn Beach di Fuerteventura, al Samaesan Hole in Thailandia, considerato uno dei luoghi più pericolosi in cui fare il bagno, ma anche alle spiagge bianche della nostra Sardegna o, al contrario, alle suggestive spiagge nere. Proprio di queste ultime vogliamo parlarvi, raccontandovi della loro origine. Piccolo spoiler: sono spiagge vulcaniche!

Perché le spiagge nere sono nere?

Partiamo col dire che le spiagge nere, in inglese note come black sand beaches, sono frutto dell’attività vulcanica di qualche vulcano che ne sorge in prossimità. Esse sono ricche di minerali quali magnetite, pirosseni o orneblende, derivati dall’interazione tra lava e acqua oppure dall’erosione di rocce vulcaniche provocata da venti o corsi d’acqua superficiali.

Costa con sabbia nera (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Nello specifico, l’interazione tra la lava e l’acqua fredda del mare durante un’eruzione può dare origine a delle esplosioni che disperdono questi materiali lungo le coste, donandogli il caratteristico colore scuro. I granelli di sabbia che vediamo, dunque, non sono altro che sedimenti vulcanoclastici, giunti a noi direttamente dal centro della terra!

Spettacoli della natura suggestivi ma pericolosi: siamo in Islanda

Spiaggia nera di Reynisfjara (Foto da Wikipedia) – Ecoo.it

Tra le spiagge nere più suggestive al mondo non possiamo non ricordare quelle delle Hawaii, quelle di Santorini, isola greca formatasi in seguito alle eruzioni del vulcano Kolumbo, quelle italiane di Vulcano o Salina e quelle dell’Islanda. Nel Paese nordeuropeo, infatti, tra le tante sorge anche la celebre spiaggia nera di Reynisfjara, considerata una delle attrazioni turistiche più suggestive della Nazione.

Suggestiva ma pericolosissima: in questa spiaggia, infatti, grandi onde oceaniche di 10 metri possono abbattersi sulla costa inaspettatamente, trascinando qualsiasi cosa (o persona) in mare aperto. Per questa ragione il luogo va visitato con la massima prudenza e da una distanza di sicurezza piuttosto ampia: meglio restare parecchio distanti dal mare e godersi lo spettacolo della sabbia scurissima da lontano.

Martina Di Paolantonio

Laureata in Moda e costume nel 2016, sono appassionata di viaggi, lingue e scrittura. Faccio la copywriter dal 2019 e nel corso degli anni mi sono interessata particolarmente alle questioni di sostenibilità e transizione energetica: vivere una vita green è possibile!

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