E’ opinione comune che quando spunta l’arcobaleno la pioggia è destinata a finire nel giro di poco tempo. Ma si tratta di un mito o no?
Tra i fenomeni naturali e atmosferici più interessanti di sempre c’è l’arcobaleno. Ovvero un arco composto da sette colori che si può vedere, senza nessuno strumento, dopo una pioggia. Un fenomeno che portò addirittura Sir Isaac Newton a studiarlo. Il fisico e astronomo inglese arrivò, per primo a definire i colori di questo: rosso, giallo, verde, blu e violetto. Poi in un secondo momento decise che i colori dovessero essere pari alle note musicali così da aggiungere l’arancione e l’indaco.
Sugli arcobaleni ci sono tante storie. La più nota riguarda i folletti e la pentola d’oro. Altre invece, decisamente più credibili, sostengono come la comparsa si questo, dopo una forte pioggia sia un segno del miglioramento del tempo. Una credenza popolare che si riscontra spesso e volentieri con la realtà. Ma è davvero sempre così.
Gli arcobaleni si formano, in genere, quando il sole basso sull’orizzonte illumina una colonna di pioggia in caduta. In questo modo si creano tutte le bellissime sfumature cromatiche dell’iride. Non a caso è rarissimo avvistare un arcobaleno di giorno: questo infatti si forma con più semplicità quando il sole è al tramonto e il sole è ovest, mentre il mal tempo è a est.
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Bisogna poi tenere conto che, alle nostre latitudini, la circolazione si sviluppa prevalentemente da ovest a est. E proprio per questo motivo che quando c’è il sereno a occidente significa una rapida cessazione delle precipitazioni e dunque un miglioramento. Certamente quanto appena detto è molto semplificato rispetto a tutto il processo di formazione dell’arcobaleno e del bel tempo. Ma che succede se questo arco dovesse comparire a mezzogiorno?
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Avvistare un arcobaleno nelle ore mattutine rappresenta, per gli stessi motivi, un peggioramento del tempo. La pioggia, con ogni probabilità si troverà a ovest, dunque alla parte opposte del sole che nasce ad est. Ne sanno qualcosa gli abitanti di Avellino che, il 17 novembre 2010, furono ammaliati da un bellissimo arcobaleno porta pioggia.
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