Finalmente, dopo più di 40 anni, gli scienziati hanno trovato la risposta al perché gli squali elefante hanno l’abitudine di nuotare in cerchio
C’era una domanda alla quale gli scienziati e i biologi marini non riuscivano a dare una risposta. Un vero e proprio rompicapo che riguarda un comportamento tanto spettacolare quanto enigmatico. Ovvero il perché gli squali elefante nuotano tutti insieme in branco e in tondo. Un mistero molto difficile da risolvere anche perché vedere un branco di questi animali nuotare in cerchio è molto raro.
Ma tra il 2019 e il 2021 un gruppo di biologici marini della Marine Biological Association e del’Irish Basking Shark Group sono riusciti a condurre uno studio, documentandolo con film e droni, su 19 squali tra le acque a largo dell’Irlanda occidentale. Uno studio che è stato pubblicato poi sul Journal of Fish Biology.
Perché gli squali elefante nuotano in cerchio
Nell’immaginario comune se gli squali nuotano in tondo è per mangiare, magari in una zona estremamente ricca di cibo. Ma la spiegazione doveva essere un’altra. Infatti gli studiosi hanno notato che gli esemplari femmine avessero un colore molto più pallida. Ma non solo perché questo “girotondo” dura molte ore (forse giorni), questi iniziavano a nuotare sempre più a stretto contatto. Infatti il team ha notato che questi cerchi erano composti sempre dallo stesso numero di esemplari maschi e femmine. La risposta dunque è una: ovvero un rituale per accoppiarsi. Infatti durante questo particolare rituale questi enormi squali, che arrivano fino a 12 metri, non si sono mai preoccupati di mangiare. Infatti questi, come le balene, sono filtratori solitari e si nutrono di zooplancton.
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Dopo l’accoppiamento sia il maschio che la femmina iniziano a strofinarsi tra di loro e iniziano a toccarsi, in maniera delicata, con le pinne. Alle volte poi alcuni di loro ruotano su se stessi per mostrare al compagno il ventre, mentre quest’ultimo continua il girotondo. Gli scienziati e i ricercatori sono infatti convinti che questo movimento sia un tipico e chiaro comportamento di corteggiamento con i quali i singoli animali individuano i vari e potenziali partner.
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I gruppi, di norma, sono composta da un minimo di 6 esemplari fino a un massimo di 23 squali. Rimane dunque un mistero come mai sia servito tanto per capire questo rituale. I ricercatori sostengono infatti che questi fossero dei veri e propri appuntamenti al buio difficili da documentare soprattutto per le altissime profondità oceaniche.