Gli esemplari marini come squali e razze sono tra gli animali maggiormente inclini all’estinzione: ecco cosa fare per preservarli dall’uomo.
L’intervento di studiosi e biologi marini all’interno del Dipartimento Universitario di Zoologia di Napoli ha portato ad una conclusione abbastanza allarmante su alcune specie marine condannate all’estinzione.
Stiamo parlando per lo più di squali (angelo e sega su tutti) e razze, esemplari presi troppo spesso di mira dall’uomo e le cui specie vengono attenzionate oggi da 90 biologi esperti per evitare il rischio di cancellazione dall’ecosistema marino.
Finora non si era fatto nulla per evitare di mettere a rischio questa specie e di preservarla dalle acque dolci e salate prese di mira dall’uomo pescatore.
Tuttavia gli esperti biologi, rifacendosi ai commi dell’articolo 9 della nostra Costituzione, sull’importanza di proteggere la biodiversità hanno messo in guardia i cacciatori di alcune specie animali che ad oggi non vantano più della libertà di ambientarsi e coesistere nei loro ambienti
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La parola degli esperti biologi durante l’incontro a Napoli nell’Istituto dipartimentale di Zoologia ha portato a benefici e probabilmente ad un punto di svolta nella caccia agli animali e più nello specifico alle specie marine in via d’estinzione.
Si tratta di squali e razze, l’argomento che ha tenuto banco la discussione al tavolo dell’incontro educativo volto a modificare l’atteggiamento dei cacciatori marini in questa circostanza, rei di interventi di pesca accidentale.
Troppo spesso squali di piccola taglia diventano di proposito merce da scambio tra i vari Paesi dell’Unione Europea e l’Italia rappresenta una delle realtà di maggiore interesse commerciale.
Ecco perché con il passare del tempo di squali e razze ne vediamo sempre meno sui fondali dei nostri mari e i 90 biologi riunitisi nella costruttiva conversazione alle porte di Napoli hanno voluto mettere in guardia i colpevoli indiretti della situazione, spiegando che sottrarre queste specie di animali al loro ecosistema significa voler la ‘morte’ dei nostri amati mari, sotto diversi punti di vista oltre a provocare la sparizione di altre specie.
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Dunque per salvaguardare gli ecosistemi marini e le specie marine a rischio estinzione, gli esperti del mestiere suggeriscono alcune modifiche in ambito pesca, ovvero nella produzione di attrezzature da cattura e in più rafforzare, con gli incentivi economici in arrivo dal PNRR, i controlli giudiziari legati alle attività in mare.
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