L’orca ha avuto la meglio su uno squalo bianco. I membri di una spedizione in Sudafrica di un’Università toscana hanno assistito al tragico quanto raro episodio.
Lo squalo, dal film di Spielberg in poi, è entrato nell’immaginario collettivo e negli incubi di moltissime persone come l’animale killer per eccellenza. Ed invece non è così. L’orca lo supera. Ed in effeti in inglese si chiama killer whale non a caso – che letteralmente tradotto vuol dire balena assassina. Anche se l’aspetto dello squalo non lo favorisce, egli è meno aggressivo dell’orca, specie nei confronti di altri pesci di cui fa pasto. L’orca infatti si trova in cima alla piramide alimentare, e non ha predatori naturali.
L’unico esemplare che riesce e sfuggirle è il capodoglio, che ha la capacità di immergersi rapidamente nel profondo dell’oceano. Dunque anche quando le balene o gli squali vedono le orche, la soluzione primaria è scappare. Non tentare un’aggressione a loro volta, non la spunterebbero. Ed è l’episodio cui hanno assistito un gruppo di studiosi e studenti dell’Università di Massa Marittima, in spedizione in Sudafrica per osservare il comportamento degli squali.
Orca divora lo squalo: le testimonianze
Chi studia gli animali marittimi conosce questo comportamento dell’orca, anche se raro. Tuttavia assistervi è diverso. Studenti e docenti si trovavano in osservazione di un gruppo di squali bianchi, specie considerata tra le più pericolose, quando hanno visto che uno squalo ha iniziato rapidamente ad allontanarsi ed a scappare.
Di fronte a questo comportamento si sono incuriositi ed hanno deciso di avvicinarsi maggiormente. Così hanno potuto assistere alla macabra scena. Due orche, battezzate da tempo Port e Starboard, conosciute al livello mondiale, si sono avvicinate a due squali bianchi, di grandezza rispettivamente due metri e mezzo e tre. Gli squali hanno tentato di scappare in mare aperto, ma per uno di loro non c’è stato molto da fare. I membri della spedizione hanno assistito all’attacco senza speranza dell’orca nei confronti dello squalo. Ed hanno appurato che l’uccisione è stata effettuata per asportare e mangiare cuore e fegato, lasciando il resto della carcassa intonsa, sulla quale si sono gettati rapidamente numerosi gabbiani.
L’ecosistema marino ed i cetacei
Gli attacchi delle due orche, già note nella zona, si teme possano alterare ulteriormente l’ecosistema marino dell’area sudafricana. Tuttavia non sono le uniche responsabili. Il comportamento alimentare dell’orca si unisce al fenomeno antropico di overfishing, ovvero di pesca maggiore di quanto sia sostenibile dall’ecosistema. Con un progressivo depauperamento della biodiversità marina, compresi gli squali, che sono ormai specie da tutelare in quanto in via di estinzione.