Non siamo ancora riusciti a dimenticare i dati di Coldiretti su quanto abbiamo mangiato a Natale o quanto è finito in pattumiera il 6 gennaio, al termine delle feste, che stanno per arrivare i numeri sui fiori e i cioccolatini che saranno regalati per il San Valentino.
Ma siamo sicuri che vogliamo che i nostri omaggi siano tra quelli contati in questo calderone? In fondo sarebbe un segnale della nostra scarsa originalità e dell’appartenenza ad un mondo vecchio e consumistico. Se ci sentiamo green ed originali abbiamo un terreno pressoché inesplorato per stupire la nostra amata o il nostro amato.
Teniamo presente che la primavera è dietro l’angolo; tra una manciata di settimane si può coltivare l’orto sul balcone: un manuale che ci istruisca sul come farlo e i primi strumenti quali vasi, semi e annaffiatoi potrebbero trasformarsi in un kit altamente simbolico di come la coppia sia un ambiente fecondo e gioioso.
Ben vengano poi i dolci fatti in casa, ultimi strappi alla dieta prima di mettersi seriamente d’impegno per affrontare la prova bikini. Esistono stampi in silicone a forma di cuore e mille ricette on line nelle quali cimentarsi per imbastire una torta golosa per il corpo e per la mente; prediligiamo ingredienti biologici e a km zero.
Possiamo anche regalarci una notte in agriturismo. Ce ne sono alcuni nei quali si svolgono attività collettive per metterci alla prova con la nostra compagna o il nostro compagno in corsi di cucina, in degustazioni di vini o in passeggiate a cavallo. Se ci sono già bimbi, alcune strutture hanno in programma iniziative solo per loro in modo che i genitori possano respirare qualche ora e rilassasi abbracciandosi senza che il piccolo si intrufoli.
Se preferiamo, invece, qualcosa che rimanga, la moda critica ci viene incontro proponendoci vivaci e divertenti gioielli fatti con materiali di scarto come pezzi di tastiera, di lego o di ritagli di stoffa. Per lui possiamo pensare ad una borsa imbastita con cinghie di auto o cartelloni pubblicitari, resistenti quanto basta per portare libri e computer.
Qualora il tempo a nostra disposizione sia poco, ci sono doni che richiedono un semplice tocco di mouse e che fanno felici, oltre che noi, anche la natura: oggi è possibile, infatti, adottare chilometri di foresta, delfini rosa o pecore, ottenendo un certificato e aggiornamenti sullo status dei nostri protetti. Ci sono anche le botteghe di Greenpeace, Lav, ad esempio, con alcuni oggetti pensati apposta per l’occasione; anche Amnesty ha uno shop con idee regalo interessanti ed utili nel difendere la vita di nostri simili, garantita su carta nella Dichiarazione universale dei diritti umani, ma troppo spesso calpestata da dittature con forti interessi economici spesso contro l’ambiente.
Ora che avete scelto il dono, non dimenticatevi l’imballaggio. Una pagina di giornale – magari scelta accuratamente come colori e come argomento – è perfetta per incartare l’oggetto senza caricare gli ecosistemi di ulteriori inquinanti; come fiocco basta una coccardina fatta con il ritaglio di un foglio diverso.
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