La stazione spaziale internazionale tra pochi giorni sarà visibile dalla Terra. Il suo passaggio non durerà più di cinque minuti.
Lo spettacolo è molto atteso. Come l’eclissi solare o lunare, o come la luna blu. Solo che questa volta si tratta della Stazione spaziale internazionale, non un fenomeno naturale, ma un enorme oggetto costruito dall’uomo per mettere la propria impronta anche nello spazio. Il primo lancio è stato fatto il 20 novembre 1998. Quasi al passaggio del millennio. Può contenere da otto a 15 persone all’interno. Le missioni all’interno di essa sono state finalizzate per lo più alla ricerca in ambito spaziale.
Inoltre è costantemente sotto esame la qualità della vita degli studiosi che vi lavorano all’interno. Si tratta senza dubbio di astronauti, ma non solo. Ci sono anche biologi, fisici, chimici, pronti ad analizzare tutto quello che viene reperito nello spazio. L’utilizzo della stazione spaziale internazionale è di natura intergovernativa. Difatti il progetto è congiunto da diverse agenzie spaziali, anche in concorrenza tra di loro: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC. Le forze più potenti del mondo. La proprietà dei moduli con cui essa è costruita rimane della Russia.
L’avvicinamento all’atmosfera terrestre della stazione spaziale
La stazione spaziale internazionale viaggia ad una velocità media di 27.600 Km orari. Sono oltre 30 anni che porta risultati importanti sulla vita nello spazio. Nel suo continuo peregrinare ogni tanto si avvicina alla Terra. E si può vedere ad occhio nudo. Con la sua lunghezza di 72,8 metri, la sua larghezza di 108,5 metri, e la sua altezza di 20 metri, se vicina è chiaramente visibile.
Le stime dicono che dovrebbe avvicinarsi alla Terra nei prossimi giorni, ed essere visibile in occidente intorno alle 20:38 del 13 settembre, per soli 5 minuti. Chi ha la possibilità di avere cielo senza nubi e senza inquinamento luminoso, potrà assistere allo spettacolo. Una luce improvvisa, ma diversa da quella delle stelle, che ‘pulsano’ nel cielo.
Come si vedrà l’ISS dalla Terra
La stazione spaziale internazionale invece si mostrerà come una luce fissa ma molto brillante. Il suo termine di operatività è fissato al 2030, dopo oltre 30 anni di lavoro andrà in pensione e tornerà al campo base sulla Terra. Nel frattempo diversi studiosi si sono avvicendati e sono tornati più volte per effettuare i loro lavori e le loro ricerche.
Per sapere quando sarà visibile esattamente nel nostro ‘pezzo’ di cielo si possono scaricare le App ISS Detector, valide sia per Android che per iOS. Sarà senza dubbio uno spettacolo sorprendente e surreale. Se la missione è di vederla davvero in notturna in tutta la sua brillantezza si consiglia di uscire dalla città e di trovare un luogo più buio e meno inquinato.