La Stazione Spaziale Internazionale ha dovuto cambiare posizione: c’era il rischio di scontrarsi con dei detriti spaziali.
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Come mai la Stazione Spaziale Internazionale (SSI) è stata riposizionata? Negli ultimi giorni ha fatto notizia il riposizionamento dell’orbita della stazione, a causa della presenza di alcuni detriti presenti nello spazio. Rispetto alla sua orbita tradizionale, la SSI si trova oggi in una posizione differente.
Per farlo gli scienziati hanno attivato e usato il modulo russo Zvezda, al quale sono serviti solo 21,5 secondi per concludere l’operazione. Rispetto alla collocazione iniziale, la SSI si trova attualmente a un’altezza minima di 414,17 km e a un’altezza massima di 434,59 km. I motori del modulo russo sono stati accesi alle ore 18:00 ora di Mosca del 23 agosto e hanno comportato una deviazione della stazione spaziale di 0,3 m al secondo.
La Stazione Spaziale Internazionale ha cambiato posizione per evitare l’impatto con detriti spaziali
Il 25 agosto inoltre è stato effettuato con successo l’attracco della navicella spaziale cargo Progress MS-24, che nonostante il riposizionamento della SSI non ha avuto problemi a concludere l’operazione.
A bordo della stazione spaziale è attualmente in corso alla 69ª spedizione a lungo termine di scienziati provenienti dalle più disparate parti del mondo.

Più nello specifico sulla navicella si trovano gli astronauti della State Corporation Roscosmos Sergey Prokopiev, Dmitry Petelin e Andrey Fedyaev, gli astronauti della NASA Francisco Rubio, Steven Bowen e Woody Hoburg e il cosmonauta degli Emirati Arabi Uniti Sultan al-Neyadi. Gli scienziati presenti sulla SSI si occupano di portare avanti analisi di laboratorio ed esperimenti di lunga data in condizione di gravità ridotta.
Centro di cooperazione internazionale: 14 Nazioni lavorano sulla SSI
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La Stazione ha inoltre il compito di incentivare la cooperazione internazionale, fornendo non solo un banco di prova per future ed eventuali missioni spaziali, ma anche un centro didattico cui è affidato il compito di divulgare e dimostrare numerosi esperimenti. In Italia la SSI ha acquisito enorme notorietà tramite la presenza dell’astronauta Samantha Cristoforetti, che è stata inoltre la prima donna europea a guadagnarsi il titolo di comandante della SSI