Nel giugno del 1922 un disastro ferroviario avvenne all’altezza della stazione di Torino Lingotto: il bilancio fu di due morti e quindici feriti.
Lo scorso 19 giugno ricorreva il 101° anniversario di quello che è passato alla storia come l’incidente ferroviario del Lingotto. Il disastro avvenne, appunto, nei pressi della stazione di Torino Lingotto il 19 giugno del 1922.
Coinvolti due treni che si scontrarono mentre viaggiavano lungo la linea Torino-Alessandria dopo che un uomo si gettò sui binari togliendosi la vita. Le vittime dell’incidente furono due: il suicida ed un uomo che viaggiava a bordo di uno dei due convogli. Ferite, invece, altre quindici persone.
Uno scontro terrificante tra due treni quello che si verificò intorno alle 20:30 del 19 giugno del 1922 lungo la linea ferroviaria Torino-Alessandria all’altezza della stazione di Torino Lingotto. Coinvolti il direttissimo partito da Torino Porta Nuova circa 20 minuti prima e che avrebbe dovuto raggiungere Roma ed un altro convoglio che aveva lasciato anch’esso la stazione di Porta Nuova con destinazione Cuneo.
Il direttissimo, giunto nei pressi di Torino Lingotto fu costretto a fermarsi bruscamente: un uomo si era gettato sui binari al passaggio del treno. Il personale di bordo scese dal locomotore, ma non avvisò della circostanza e non si preoccupò di segnalare l’arresto con gli avvisi previsti. Pochi minuti più tardi arrivo il convoglio diretto a Cuneo ed il macchinista non poté far nulla per evitare il violentissimo impatto: la locomotiva sfondò letteralmente la carrozza di coda del treno fermo sui binari.
Il boato dello scontro destò l’attenzione degli addetti della stazione che si precipitarono sul posto iniziando le operazioni di soccorso in attesa dell’arrivo dei mezzi del personale medico e dei vigili del fuoco che, comunque, giunsero poco più tardi.
I medici constatarono il decesso dell’uomo gettatosi sotto il treno, di cui non si accertò mai l’identità per via delle condizioni del cadavere in seguito all’incidente, e di un viaggiatore del treno diretto a Cuneo. Nel disastro rimasero ferite quindici persone, tra cui alcuni in maniera grave.
Le autorità, occupatisi delle inchieste sul caso, accertarono subito che a causare lo scontro fu il comportamento del treno con destinazione Roma che non segnalarono in alcun modo l’arresto sui binari.
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