La stella del mattino è un vero spettacolo per chi riesce a vederla. La sua brillantezza varia da periodo a periodo. Il 19 settembre sarà davvero luminosa.
Si chiama stella del mattino. Ma non è né il suo nome scientifico né tantomeno quello divulgativo. La città, con il suo inquinamento luminoso e lo smog, non è certo il posto ideale per osservare le stelle in tutta la loro bellezza e luminosità. I famosi carri solo raramente si riescono ad identificare per bene. Mentre una stella in particolare, è visibile quasi sempre. Accompagna chi si sveglia all’alba o chi va a dormire dopo che sorge il sole. È Venere. Che anche se sembra una stella a tutti gli effetti, stella non è. È un pianeta. Il secondo più vicino al Sole.
Come anche la Luna, satellite terrestre, la sua luminosità dipende dall’illuminazione del Sole. E dunque, in base ai periodi di rivoluzione ed alla distanza dalla stella del nostro sistema solare, è più o meno visibile dal cielo terrestre. Il 19 settembre raggiungerà la massima luminosità.
Martedì 19 settembre Venere, la stella del mattino, raggiungerà la luminosità massima di -4,43 di magnitude. Questo evento non è epocale ma poco diffuso. Difatti tale brillantezza la raggiungerà nuovamente nel 2025, tra due anni. A febbraio, quando però il picco della luminosità si troverà ad ovest, dunque dopo il tramonto e non all’alba. La stessa luminosità di un Pianeta può essere raggiunto solo da Giove.
Venere è più vicina al Sole di quanto lo sia la Terra, ed oltretutto ha un tempo di rivoluzione, ovvero il numero di giorni che impiega per fare un giro completo intorno al Sole, inferiore al nostro. Venere impiega 225 giorni, mentre la Terra 365. Tranne gli anni bisestili, in cui i giorni sono 366. Lo scorso 13 agosto Venere era perfettamente in linea tra la Terra ed il Sole. E per questo risultava invisibile. A poco più di un mese di distanza invece appare nel massimo del suo splendore.
Il 19 settembre Venere apparirà nel suo massimo splendore all’alba, o poco prima. In realtà il fatto che questo pianeta appaia così luminoso, al punto da essere visibile anche dalle città inquinate e piene di luce, non dipende solo dalla sua vicinanza al Sole. Venere è un Pianeta piuttosto nuvoloso, dove l’acido solforico consente di far riflettere maggiormente la luminosità, amplificandola. Il 19 settembre avrà la sua massima luminosità due ore prima dell’alba fino al momento del sorgere del Sole, proprio come ci si aspetterebbe dalla stella che annuncia l’arrivo del mattino, e dunque l’inizio della giornata.
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