Tra i tanti compiti che si devono svolgere in casa c’è anche lo stirare le camicie. Un’azione, molto faticosa, che può anche compromettere il capo
Dopo aver lavato i panni, questi devono essere stirati. Un’operazione molto faticosa che, con le alte temperature estive, nessuno ama fare. Eppure per quanto noiosa sia è fondamentale per avere le camicie perfettamente lisce e, di conseguenza, senza quelle bruttissime e antiestetiche grinze. L’utilizzo del ferro da stiro, se impiegato correttamente, eliminerà ogni piega.
Ma bisogna fare molta attenzione perché se le camicie vengono stirate in modo sbagliato queste potrebbero ingiallirsi e di conseguenza queste andrebbero nuovamente lavate e stirate. E alla lunga queste si rovinerebbero in via definitiva. Ecco perciò cosa fare per evitare quest’altro contrattempo.
Camicie, come evitare che stirandole si ingialliscono
Le camicie, soprattutto quelle di colore bianco e con il collo rigido, devono essere stirate sempre con il ferro a vapore. Se invece si utilizza un ferro classico è importante che queste non siano troppo asciutte. Il motivo? I tessuti come lino e raso si potrebbero ingiallirsi. In questo caso è importante utilizzare uno spruzzino con acqua distillata. In questo modo le camicie saranno perfette e senza striature o grinze.
Altro elemento che poi potrebbe influenzare l’operazione riguarda il tipo di acqua che viene utilizzata. Infatti, per risultati eccellenti, è importante usare solo acqua distillata, ovvero priva di sedimenti di calcare. Se si utilizza l’acqua classica, ovvero del rubinetto, il calcare di cui è ricca si inserirà nelle fibre del tessuto rendendo la camicia ricca di bruttissimi e antiestetici chiaroscuri.
Infine un altro errore che incide sulla resa dei prodotti stirati, soprattutto quando si lavora sulle camicie bianche, è il ferro da stiro sporco. Se precedentemente questo è stato utilizzato su altri capi o su fibre sintetiche la parte sottostante potrebbe ingiallire e rovinare del tutto le camice. Per questo è bene pulire il fondo con un batuffolo di cotone imbevuto con un po’ di alcool o aceto.