Nei giorni scorsi, l’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (Epa) ha annunciato lo stop all’uso di un particolare pesticida ritenuto nocivo.
Una decisione storica quella presa dall’Epa, l’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti, durante la scorsa settimana. Nel dettaglio, l’Agenzia statunitense, attraverso un comunicato sul proprio sito, ha annunciato lo stop all’uso di un pesticida: il dimetil tetraclorotereftalato (Dcpa), noto anche come Dacthal.
Si tratta della prima azione del genere che viene adottata dall’Epa in quasi 40 anni. Secondo quanto appurato, la sostanza utilizzata per le coltivazioni sarebbe molto nociva per le donne in gravidanza che, a causa dell’esposizione al pesticida, potrebbero dare alla luce bambini con problemi di salute, anche irreversibili.
L’Epa, l’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito lo scorso 6 agosto, ha annunciato la decisione di sospendere l’uso del pesticida dimetil tetraclorotereftalato (Dcpa), noto in commercio come Dacthal.
Come spiega l’Agenzia stessa, si tratta di una decisione storica: è la prima in materia che viene presa in quasi 40 anni. Il provvedimento è arrivato ai sensi del Federal Insecticide, Fungicide and Rodenticide Act (Fifra) e dopo un confronto con il Dipartimento dell’agricoltura degli Usa in modo da capire come gli agricoltori utilizzassero il Dcpa e quali potessero essere le alternative al pesticida in questione.
Secondo alcuni studi, citati dall’Epa, il Dacthal può rivelarsi particolarmente nocivo per le donne incinte: l’esposizione alla sostanza, difatti, potrebbe portare alla nascita di bambini con problemi di salute anche gravi ed irreversibili, ad esempio nello sviluppo cerebrale e motorio. Tutto questo perché l’esposizione al pesticida potrebbe provocare delle alterazioni dei livelli dell’ormone tiroideo nei feti.
Inoltre, ha specificato l’Agenzia, sulle etichette del prodotto è indicato che l’ingresso dei campi trattati con il pesticida deve essere limitato nelle successive 12 ore dall’applicazione, ma è stato dimostrato che i livelli di pericolo rimangono elevati anche dopo 25 giorni.
Solitamente il pesticida è utilizzato per controllare le erbacce nei campi in cui vengono coltivati broccoli, cavoletti di Bruxelles e cipolle. Ora il Dcpa è stato sottoposto ad un processo di rivalutazione dei pesticidi registrati ogni 15 anni per garantire che non causino effetti negativi sulla salute umana o sull’ambiente. La decisione di sospendere l’uso del prodotto, ha concluso l’Epa, ha effetto immediato.
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