La siccità è particolarmente presente in alcune località italiane. Di conseguenza le amministrazioni giocano d’anticipo e vietano i rabbocchi delle piscine
I cambiamenti climatici si stanno facendo sentire con tutta la loro forza. Anche se la pioggia non è esattamente la condizione metereologica gradita ai più, è utile per il terreno, per spazzare via la Co2 e per tutto il settore agricolo. Che nel 2022 ha sofferto particolarmente. Dovrebbero essere rimaste impresse nella mente di molte persone le immagini del letto del delta del Po secco, con i cittadini che giocavano a bocce. Il 2022 è stato un anno particolarmente caldo, specialmente date le punte torride dell’estate. Anche autunno ed inverno, che ha coinciso con l’inizio dell’anno successivo, sono stati caratterizzati da particolare assenza di piogge, e dunque di siccità. Le piscine, che in questo scenario sono un lusso sacrificabile, sono vietate da alcune ordinanze.
Tutta l’estate, ed anche l’inverno, i cittadini hanno cercato tutti i possibili modi per risparmiare acqua potabile e non sprecarla. In molte località sono stati costretti al razionamento. Le piscine – sia pubbliche che private – sono delle strutture che utilizzano una gran quantità d’acqua, e la sprecano, dato che poi va a finire nelle acque reflue.
Un caso che è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica circa una settimana fa è stato quello del turista tedesco che ha riempito la propria piscina nella sua casa di villeggiatura in Italia, lasciando tutto il paese senza acqua. La siccità sta portando a gravi conseguenze, tra cui la scarsità di raccolti ed anche l’accumulo di Co2 nell’atmosfera. Per cui è il caso di correre ai ripari. O almeno non peggiorare la situazione. E quest’anno alcune amministrazioni hanno giocato d’anticipo sulla stagione estiva.
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Anche l’irrigazione dei giardini è a rischio. Le regioni Toscana, Alto Adige e Veneto, particolarmente soggette a scarsità idrica, hanno vietato, con ordinanze specifiche, lo spreco di acqua, tra le altre cose con il riempimento o il rabbocco delle piscine. Questo regolamento in Toscana è attivi dal mese di giugno al mese di settembre 2023.
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