È stata avvistata una scia luminosa nei cieli italiani, le ipotesi a riguardo sono state numerose senza trovare riscontro, fino ad ora. Scoperta l’origine del fenomeno: il video
Una singolare scia luminosa nei cieli italiani è stata avvistata da numerose persone nei cieli italiani, soprattutto situate a nord est dell’Italia. Veneto e Friuli Venezia Giulia sono le regioni in cui maggiormente si sono concentrate le segnalazioni, che a loro volto hanno creato diverse ipotesi che potessero spiegare il fenomeno. Quelle più gettonate si sono focalizzate su stelle cadenti particolarmente luminose, qualcuno ha azzardato opzioni decisamente più azzardate, come quelle di eventuali ufo di passaggio nella suddetta area.
Quasi una specie di “trenino luminoso”, al quale non è stato possibile fornire una vera e propria identità. Finalmente è stata svelata l’origine dell’avvenimento, la cui spiegazione è molto più razionale di quanto ci si aspetti. A generare l’accaduto è stato Elon Musk, per il progetto che sta portando a terminare in affinamento alle tecnologie legate al mondo del web. Quella scia luminosa era infatti provocata da 53 piccoli satelliti lanciati dalla società SpaceX di cui è a capo, per il progetto da lui creato nel 2015, con un obiettivo ben preciso per i prossimi anni.
Sembrava un “trenino luminoso”, o almeno è così che lo hanno descritto gli avvistatori, situati nel nord est dell’Italia. Dalla regione del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, provengono la maggior parte delle segnalazioni, che testimoniamo la visione di una singolare scia luminosa attraversare il cielo. Molte le ipotesi che si sono susseguite per fornire una spiegazione al fenomeno, tra stelle cadenti e possibili ufo, ma nessuno lo poteva ricondurre al progetto di Elon Musk che sta attuando insieme all’azienda aerospaziale da lui costituita nel 2002.
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L’obiettivo di Elon Musk è quello di creare una costellazione di satelliti nello spazio con lo scopo di rendere globale e possibile a tutti l’accesso a internet satellitare in banda larga e a bassa latenza. Il senso preciso di tale impiego di energie, risorse e progettazioni è portare i servizi legati al web anche nelle aree della Terra che in questo senso versano in situazioni di difficoltà. Si chiama Starlink il progetto di SpaceX, nato nel 2015, che attualmente ha già lanciato diversi gruppi di satelliti.
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Si tratta di satelliti miniaturizzati, di dimensioni più ridotte, prodotti in massa per creare una rete in bassa orbita, per lavorare insieme ai ricetramettitori terrestri. Il risultato che Elon Musk tenta di raggiungere in termini di numeri è quello di concretizzare una costellazione di 12 mila satelliti, da espandere in un secondo momento a 42 mila. L’ultimo lancio, avvistato nei cieli italiani come una scia luminosa, ha mandato in orbita 53 piccoli satelliti: un altro passo verso il sogno tecnologico della globalizzazione della rete internet.
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