Stufa a pellet, un utilissimo aiuto domestico utile a mantenere basso il consumo in bolletta, ma che comunque ha le sue piccole problematiche.
Molte case negli ultimi anni hanno iniziato a preferire a sistemi di riscaldamento a gas, le stufe a pellet. Queste, oltre ad essere molto belle da guardare, permettono anche di riscaldare tutta casa mantenendo costi di gestioni ragionevoli. E diciamocelo, negli ultimi anni, non è stato facile potersi permettere molte cose che prima magari utilizzavamo senza neanche rifletterci troppo. La pandemia globale dettata dal Virus SARS Cov-2 non ci ha lasciato tregua.
L’economia mondiale, grazie a quei mesi infernali, si è totalmente ribaltata e proprio mentre stavamo tutti riacquistando un’apparente equilibri, ecco giungere una guerra appena fuori i cancelli di casa praticamente. Diciamo che no, non è stato un periodo facile e oggi continua a rivelarsi sempre più instabile. Ma ciò che possiamo in qualche piccolo modo controllare, è proprio quello che accade nella nostra casa. I consumi di acqua, elettricità e gas, nel nostro piccolo regno, li dettiamo noi.
Allora perché non andare sulle opzioni più economiche. Ad oggi lo stato, attraverso i numerosi finanziamenti europei, ha stanziato diversi bonus che permettono i cittadini di acquistare stufe e caldaie più inclini alle misure green. Con questi fondi è possibile quindi convertire la propria casa con un investimento minimo, se confrontato all’acquisto totale. Anche la stufa a pellet però ha le sue piccole agonie. Diciamo che, come ogni elettrodomestico, va un po’ manutenuta.
Non potete certo pretendere che questa viva la sua intera esistenza come se nulla fosse. Ogni tanto vanno prestate quelle piccole accortezze che dipendono solo da noi. Ad esempio, ai fieri possessori di una stufa a pellet, è mai capitato di leggere sul display “allarme depressione”? No, in questo caso non è la vostra stufa che sta percependo l’arrivo della depressione stagionale, come accade a molti a novembre. Questa scritta ci avvisa di un malfunzionamento nella fuoriuscita dei fumi. Il cattivo ricircolo in questo caso potrebbe magari dipendere dall’otturazione della canna fumaria.
E in questo caso, se non si interviene in tempi brevi, i danni potrebbero essere ingenti. Sconsigliamo di prestare soccorso al marchingegno da soli, rischiereste solo di fare più danni. Occorre rivolgersi ad un tecnico esperto, per poter pulire l’impianto senza problemi.
Un’altra ragione che potrebbe causare la comparsa di questo segnale è anche la presenza esterna di forte vento, che impedisce lo smaltimento regolare del fumo prodotto. Ma se ad esempio non vivete in zone ventose, allora questo difficilmente sarà un vostro problema. In alternativa, scegliamo un modello senza canna fumaria di ultima generazione.
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