Esistono delle alternative al pellet che permettono di avere un portafoglio meno leggero? Ebbene si. E non sono poche
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Le stufe a pellet sono uno strumento alternativo ed ecologico per riscaldare gli ambienti di casa. Queste devono la loro popolarità soprattutto per i costi nettamente più bassi rispetto ai classici sistemi di riscaldamento. O meglio era così fino a fino allo scorso anno. Fino a quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
Un’azione che ha portato inevitabilmente all’embargo a Mosca di ogni prodotto. Pellet compreso. Inoltre proprio Kiev è tra i più importanti produttori di questi cilindretti. E di conseguenza la domanda è aumenta e l’offerta è diminuita. E naturalmente i prezzi sono più che triplicati: da 5 euro a oltre i 15 euro. Ma visto che non si possono togliere questi apparecchi è opportuno cercare di risparmiare. E, per fortuna, le alternative non mancano.
Alternative al pellet
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Esistono varie opzioni a basso costo per il riscaldamento domestico che utilizzano la biomassa come fonte di energia. Questi includono diverse modifiche o settaggi necessari sulla stufa a pellet. Tuttavia, è importante consultare il manuale di istruzioni della stufa e rivolgersi a un tecnico specializzato per evitare problemi. È preferibile non bruciare i materiali alternativi da soli, ma miscelarli con il pellet in un rapporto 1:1 per ridurre le modifiche necessarie alla stufa. In questo modo si può risparmiare sui costi e ridurre l’impatto ambientale.
Prodotti alternativi al pellet
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Il cippato di legna si presenta come piccole scaglie di legno in grado di attraversare la coclea. Se ben essiccato, può essere bruciato senza problemi in una caldaia a pellet. Utilizzando una cippatrice, è possibile tritare tutti i tipi di legno, come ad esempio le potature stagionali degli alberi, per produrre il proprio cippato.
I gusci di frutta secca, come quelli delle nocciole e delle noci, possono essere utilizzati come combustibile per le stufe. Prima dell’uso, tuttavia, è importante macinarli per evitare il blocco della coclea. Grazie al loro alto potere calorifico e alla loro bassa umidità, questi gusci rappresentano uno dei migliori combustibili in termini di resa e basso contenuto di ceneri.
Il nocciolino è un combustibile ottenuto dalla sansa di olive che consiste principalmente in noccioli e altri residui come polpa essiccata e buccia. Questo prodotto è molto richiesto per le caldaie a biomassa e può anche essere utilizzato nelle stufe a pellet. Il nocciolino ha un potere calorifico maggiore rispetto al pellet e produce meno cenere, il che lo rende molto popolare. Tuttavia, a differenza di altri combustibili a biomassa, il nocciolino richiede la modifica del braciere e l’impostazione di alcuni parametri per bruciarlo in una stufa a pellet poiché è molto più piccolo e potrebbe finire nel cassetto delle ceneri senza essere bruciato.
Il mais è diventato un’importante fonte di energia grazie alla sua elevata resa energetica, al suo alto potere calorifico e al suo prezzo conveniente. Anche se il mais è più umido con un contenuto di umidità del 15%, il suo potere calorifico è addirittura il 30% superiore a quello del pellet. La resa del mais è del 90% rispetto a quella del pellet, non emette fumi e garantisce una combustione pulita. Tuttavia, non può essere utilizzato da solo e deve essere mescolato con il pellet o altri combustibili in una caldaia a biomassa. Il mais utilizzato per il riscaldamento non è lo stesso che viene utilizzato per scopi alimentari e ha un potere calorifico tra i 4 e i 6 kWh/Kg.