Prima di acquistarle, devi sapere tutto sulle stufe a pellet senza canna fumaria: una guida utile per capirne qualcosa in più.
Le stufe a pellet senza canna fumaria, disponibili in vari modelli e a prezzi differenti, potrebbero rappresentare una valida alternativa per coloro che, per ragioni soprattutto estetiche, non desiderano installare una canna fumaria all’interno della propria abitazione.
Questa tipologia di stufe, caratterizzata da bassi consumi, garantisce infatti un riscaldamento efficiente e allo stesso tempo ecosostenibile. Ne esistono di diverse marche: Palazzetti, Montegrappa, Ravelli, Thermorossi, Edilkamin, Elledi, La Nordica Extraflame. Scopriamo quindi cosa sono le stufe a pellet senza canna fumaria, il funzionamento, l’installazione, i modelli e i prezzi.
Stufe a pellet senza canna fumaria: come scegliere le migliori
Quando parliamo di assenza di canna fumaria, non dobbiamo intendere che queste stufe siano prive di un tubo di scarico. Infatti, è necessario che quest’ultimo sia presente, perché occorre che i fumi siano in qualche modo scaricati al di fuori dell’abitazione. In questa guida parleremo di questi argomenti:
Chiaramente è anche importante la manutenzione e la pulizia di una stufa a pellet, ma per questo vi rimandiamo alla nostra guida per non sbagliare un passaggio.
Funzionamento e installazione di una stufa a pellet senza canna fumaria
Ma come funzionano? Il tubo di scarico di queste stufe, dotato di fungo terminale, è dunque ridotto al minimo, fino ad un massimo di 8 centimetri di diametro, e può essere inserito attraverso un buco nella parete o trasportato fino ad un’altra struttura, come, per esempio, un caminetto. Il tiraggio dei fumi avviene tramite ventola elettrica.
La corretta installazione di una stufa a pellet senza canna fumaria
È molto importante che il loro rilascio avvenga correttamente, onde evitare rischi per la salute. Ecco perché l’installazione dev’essere effettuata da un tecnico fumista abilitato, che è tenuto a rilasciare obbligatoriamente la certificazione dell’impianto.
Attenzione inoltre che lo scarico a parete oggi è vietato dalla legge. La Normativa UNI 10683 vieta infatti l’installazione di canne fumarie o condotti a parete, richiedendo lo scarico fumi a tetto. Questo significa che l’espulsione dei fumi deve avvenire tramite condotti la cui altezza deve sovrastare il solaio di copertura.
Come funziona: il loro meccanismo
Che dire del funzionamento? Proprio come le altre stufe a pellet, anche il modello privo di canna fumaria necessità dell’elettricità e onde evitare problemi in caso di black out, la normativa prevede l’installazione di un comignolo in grado di assicurare il tiraggio naturale.
In questa tipologia di stufe una coclea aspira il pellet che finisce nella camera di combustione. Dopodiché tramite getto d’aria ad alte temperature avviene l’accensione. Per quanto riguarda l’espulsione dei fumi, che possono raggiungere i 200/300 °C, il funzionamento avviene per tiraggio forzato tramite un ventilatore elettrico.
Dal momento che necessitano di elettricità, queste stufe vanno posizionate in prossimità di prese elettriche, e in modo tale che il tubo di scarico sia indirizzabile verso l’esterno.
Dal punto di vista dei consumi, permettono di risparmiare parecchio perché, oltre a trattenere bene il caldo negli ambienti, sono dotate di sistema di regolazione e automatizzazione dell’accensione e dello spegnimento, nonché di regolatore delle temperature e della potenza, che consentono di evitare gli sprechi energetici.
Consumi, vantaggi e svantaggi delle stufe a pellet senza canna fumaria
La stufa a pellet senza canna fumaria presenta sia vantaggi che svantaggi. Ma partiamo dai primi.
- È facile e rapida da installare perché non richiede grossi lavori di edilizia, a differenza per esempio del riscaldamento a pavimento, consentendo quindi un notevole risparmio.
- È più versatile.
- È adatta a chi abita in condominio, in appartamento o non può per qualche motivo installare il condotto fumario, ma non vuole rinunciare a una forma di riscaldamento ecologico.
- Essendo priva di canna fumaria, è possibile installarla nella zona della casa preferita.
- Tendenzialmente riscalda di più rispetto ad altre stufe perché trattiene il calore nell’ambiente. Da questo punto di vista anche le stufe a bioetanolo risultano particolarmente efficaci.
- Permette di ridurre i consumi energetici.
E gli svantaggi? In realtà non sono molti se non fosse che, in caso di mancanza dell’elettricità, la stufa smette di funzionare. Problema che peraltro riguarda anche le stufe a pellet con canna fumaria.
Stufe a pellet senza canna fumaria: prezzi e modelli
Sebbene i prezzi delle stufe a pellet senza canna fumaria siano variabili, in via generale andiamo dai 700 ai 2.500 euro. Il costo è più o meno elevato a seconda della potenza della stufa, delle sue dimensioni, del tipo di rivestimento, del marchio e del design.
E ovviamente non bisogna dimenticare i costi di installazione, che in ogni caso sono inferiori rispetto alle stufe che richiedono la canna fumaria.
Leroy Merlin offre un’ampia gamma di prodotti, tra cui la stufa a pellet ventilata Tina, di colore nera. Questa stufa, che costa poco meno di 700 euro, oltre ad offrire la massima sicurezza contro i surriscaldamenti grazie alla presenza di un termostato di sicurezza, rappresenta la soluzione ideale anche per il risparmio, garantito da un sistema di programmazione che consente di gestire come si desidera l’accensione e lo spegnimento della stufa.
Più economica la stufa ventilata Nuova Vieste, disponibile in bordeaux: indicata per ambienti tra i 50 e i 100 m², questa stufa a pallet senza canna fumaria presenta una potenza termica massima di 7,3 kW e costa 699 euro.
Il modello Mya eco, proposto da Edilkamin, è disponibile in vetro grigio, bianco e nero. Ha un design dalle linee morbide e un focolare in ghisa; c’è anche la possibilità del radiocomando. Il costo in questo caso è superiore ai 2.000 euro.
La stufa a pellet Thelma Nera, disponibile presso EuroBrico, è dotata di 8 kW di potenza, ha una struttura in acciaio e un design moderno e compatto. E il costo è davvero accessibile, circa 600 euro su alcuni shop.
Per chi, infine, punta ad un risparmio maggiore, c’è sempre la possibilità di acquistare stufe a pellet usate, ma verificate che siano a norma e fatele sempre installare da tecnici abilitati. Un’altra interessante alternativa è invece quella delle sempre più diffuse stufe a bioetanolo.