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Molti di voi, leggendo di stufe elettriche a basso consumo energetico, storceranno il naso. Come si può parlare di bassi consumi con l’elettricità? In effetti, le stufe elettriche non sono la soluzione più economica per produrre calore. Come premessa, però, bisogna capire esattamente cosa intendiamo quando parliamo di una stufa elettrica. Una stufa elettrica è un elettrodomestico, piccolo o grande che sia (in base alle esigenze) utilizzato per riscaldare piccoli ambienti in tempi rapidi. Non è detto che l’elettricità non possa andare di pari passo con il risparmio energetico. Infatti per contribuire in maniera sostanziale ad un basso consumo di elettricità, basta scegliere soltanto i modelli giusti di stufa elettrica. Vediamo insieme le tipologie sul mercato.
Stufe elettriche: modelli e tipologie
Il vantaggio principale rappresentato dalle stufe elettriche è quello che possono essere spostate ovunque, basta avere una presa della corrente per allacciarle, inoltre ne esistono moltissimi modelli e tipologie diverse. Addirittura, alcuni esemplari dotati di timer possono essere programmati (es. 10 minuti) per contenere quanto più possibile gli sprechi di energia e favorire il risparmio energetico. Non possiamo non citare le stufe elettriche svedesi, altro modello che presenta diverse tipologie di potenza per adattarsi alle varie esigenze. Poi ci sono alcuni modelli talmente belli e particolari, esteticamente parlando, in grado di essere annoverati come complementi di ecodesign. Raggruppando le tipologie di stufe elettriche presenti sul mercato, possiamo dichiarare che esistono 4 modelli principali: stufe elettriche a resistenza, stufe elettriche alogene, stufe elettriche al quarzo e stufe elettriche ad infrarossi. Diamo una breve descrizione per ciascuna di esse.
Stufe elettriche alogene e a resistenza
Stufa elettrica alogena. All’interno ci sono 2 lampade alogene che, al passaggio della corrente, si riscaldano ed emettono calore. Questa è una delle soluzioni più economiche dal momento che le lampade utilizzate sono a risparmio energetico. La stufa elettrica a resistenza, nella quale a produrre calore ci pensa la ventola. Questo tipo di stufa arriva a consumare anche 2.000 Watt.
In genere le stufe elettriche alogene consumano fino a 1 kW. Questo è il consumo massimo, ma se si dispone di appositi interruttori, si può anche variare la potenza della stufa. In ogni caso questo tipo di stufe hanno una resa migliore e riescono a consumare anche meno rispetto alle stufe elettriche “tradizionali”.
Dal punto di vista del risparmio economico, teniamo presente che per ogni ora di funzionamento, questo tipo di stufe alogene consuma da 15 a 22 centesimi, in base al contratto che abbiamo sottoscritto con la società di gestione elettrica, quindi in base anche al fatto che il nostro contratto sia per una casa adibita a residenza o no.
Un tipo di stufa alogena è per esempio la Joiaone JP-AL01 (18,99 euro), che possiede tre livelli di potenza, una rotazione automatica, una griglia metallica di protezione e tre lampade alogene. Da non dimenticare anche la stufa Orieme RQ 1000 (32,99 euro), che è una stufa radiale con tre livelli di calore e sistema antisurriscaldamento.
Infine possiamo ricordare la stufa Argo Calorella 1200 S (24,99 euro), che presenta un design elegante e un diffusore di calore con struttura a nido d’ape. La sua potenza arriva fino a 1200 W.
Fra le stufe alogene c’è anche Cat RI 4985 (29,99 euro), che presenta 1600 W di potenza, quattro regolazioni di calore e un movimento oscillante.
Stufe elettriche al quarzo
Stufa elettrica al quarzo. Molto simile a quella alogena, la differenza è che al posto di avere lampade alogene ha lampade al quarzo. Il consumo medio delle lampade al quarzo è 800 Watt.
Fra i modelli di stufe al quarzo possiamo ricordare l’Ardes 435 (14,99 euro), che ha una potenza di 800 W, distribuiti su due livelli, presenta una protezione antiribaltamento e un’altra antisurriscaldamento. Il risultato si traduce in un alto livello di efficienza.
C’è anche l’Ardes 436, che arriva a 800 W di potenza e presenta due livelli di calore. Il suo costo è di 8,90 euro.
Un altro modello da tenere in considerazione è la stufa Argo Creola (24,99 euro), che arriva a 1500 W di potenza e presenta due barre al quarzo.
Un’altra stufa elettrica al quarzo è la DCG Eltronic SA 9722 (29,90 euro), che è pieghevole, presenta un interruttore a pedale, un effetto girasole e una protezione automatica antiribaltamento.
Stufe elettriche ad infrarossi
Stufa elettrica ad infrarossi. Il calore emesso dalla stufa ha un procedimento simile a quello del sole: il calore viene emesso sotto forma di raggi infrarossi e riscalda l’aria. Queste sono le stufe che garantiscono dei consumi bassi.
Fra i modelli di stufe elettriche ad infrarossi dobbiamo ricordare Orieme RQ 800 G (11,99 euro), che raggiunge una potenza di 800 W, è pieghevole e quindi anche pratica da spostare.
Da non dimenticare la stufa ad infrarossi a parete Deluxe R-600. Questa stufa è dotata di una lampada ad infrarossi di nuova generazione, che riesce anche ad abbellire la nostra casa grazie al suo design particolare. I costi di consumo sono molto bassi e il suo prezzo è di 28,94 euro.
Infine possiamo ricordare la stufa ad infrarossi a parete Deluxe R-1200 (19,84 euro), che è come un riscaldatore professionale con due lampade. Rispetto agli altri sistemi di riscaldamento, gli infrarossi hanno la capacità di non modificare il tasso di umidità e quindi di lasciare l’aria fresca.
Altri modelli di stufe elettriche in commercio sono: la Do Not Cover 1200, la 450-900W Dusty, la Orieme Esprit HL 1200 H, la HL 1200 LX, l’Andros 400-800, l’Ardes 454, la DCG Eltronic SA 9922 T, la DCG Eltronic SA 9224 e la Splendid Vapore Alogena.
Stufe elettriche: prezzi
Le stufe elettriche non hanno assolutamente dei prezzi proibitivi. Ovviamente, più è piccola e di marca scarsa è la stufa, meno costerà. Si parte dalle 10 euro di una stufetta elettrica al quarzo, alle 350 euro di una stufa elettrica tradizionale che si rifà in tutto e per tutto alle classiche stufe a legna.
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Foto iniziale di loungerie