Succo di Noni: cos’è e a cosa serve? Si tratta di un prodotto ricavato dalla spremitura dei frutti del gelso indiano. Grazie a tutti i principi attivi che contiene, si caratterizza per molte proprietà. E’ un succo benefico per il nostro organismo, anche se non sempre è indicato: un uso eccessivo può provocare anche effetti collaterali. Il succo di Noni migliora la circolazione, contrasta la stanchezza, è utile per trattare le infezioni, stimola il sistema immunitario e svolge un ruolo chiave nel ridurre l’invecchiamento della pelle. Scopriamone di più.
Per comprendere l’origine di questo prodotto alimentare, che si ricava dalla pianta Morinda Citrifolia, bisogna ritornare all’antica Polinesia. Qui i guaritori delle tribù indigene lo utilizzavano per scopi curativi. Raccoglievano i frutti più maturi, li lasciavano fermentare al sole e poi ricavavano questo prodotto. In Europa è stato approvato nel 2003 e lo possiamo acquistare in diversi formati.
Il succo di Noni è molto utile al nostro organismo, perché, grazie al suo contenuto di xeronina, rende più facile l’assorbimento delle vitamine e dei sali minerali a livello intestinale. E’ abbondante di cumarine e per questo migliora la circolazione del sangue e agisce nel regolare la pressione arteriosa. Questo succo possiede proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. In particolare questo effetto è dovuto ai terpeni e alle cumarine. Per questo motivo si dimostra essenziale nel contrastare le infezioni, soprattutto quelle a carico dell’apparato urinario. E’ particolarmente adatto a combattere lo stress e gli effetti di stanchezza che ne derivano. Essendo ricco di vitamina C, può svolgere anche un’azione antiossidante. Combatte la formazione dei radicali liberi e l’invecchiamento cutaneo. Sempre la vitamina C è alla base dell’effetto immunostimolante: il succo di Noni, infatti, aiuta a rafforzare il sistema immunitario, spingendolo a reagire al meglio di fronte agli attacchi degli eventuali agenti patogeni. Il succo in questione abbonda anche di tirosina, una sostanza, che si rivela importante nell’aiutare in caso di patologie della tiroide, soprattutto quando questa ghiandola appare rallentata, nell’ipotiroidismo e nelle tiroiditi autoimmuni. Il succo di Noni è capace anche di migliorare il tono dell’umore e favorire il sonno, stimolando la produzione di serotonina.
In alcune situazioni l’assunzione di succo di Noni è controindicata. Ne dovrebbero fare a meno coloro che soffrono di ipertiroidismo, perché potrebbero vedere aggravato il loro problema. Non dovrebbe essere assunto nemmeno da chi soffre di patologie che coinvolgono i reni e il fegato, soprattutto per il suo elevato contenuto di potassio. Sempre per lo stesso motivo, bisognerebbe evitarne l’assunzione, quando contemporaneamente si prendono diuretici, farmaci che possono incidere sull’attività del fegato, medicinali anticoagulanti. Non andrebbe usato nemmeno in gravidanza e durante il periodo dell’allattamento.
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