Novità riguardanti il Superbonus 110 e la vicenda legata ai 19 miliardi di euro rimasti bloccati nei cassetti fiscali delle imprese.
Nel maggio del 2020 è stato introdotto il Superbonus 110%, un’agevolazione voluta dal Governo Conte con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica degli edifici presenti sul territorio nazionale.
In queste settimane si sta ora lavorando per cercare di sbloccare tutti i crediti rimasti “incagliati” nei cassetti fiscali delle imprese. Per farlo sarà necessario l’intervento delle banche, operazione che avrebbe già avviato la Bpm. Non è escluso che gli altri istituti possano seguire la strada.
Si sta aprendo uno spiragli per sbloccare i 19 miliardi di euro di fatture che sarebbero rimasti bloccati nei cassetti fiscali delle varie imprese per via del Superbonus.
Le banche avrebbero mostrato la propria volontà a tornare ad acquistare i crediti legati all’agevolazione edilizia. A partire, secondo quanto riportano i colleghi de Il Messaggero, sarebbe già stata la Bpm e, a breve, potrebbero seguirla gli altri istituti di credito.
Una mossa spinta dallo stesso ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate che stimava come le banche avessero ancora spazio nei bilanci per acquisirli. Nello specifico, stando a quanto stimato da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, si parlava di 7,2 miliardi per le banche e oltre 10 per le assicurazioni.
Non sono mancate, in tal senso, le garanzie per gli istituti di credito da parte del Governo che, a stretto giro, dovrebbe modificare il decreto a tutela dei bilanci. In questo modo si potrà procedere alla riapertura dei cantieri e alla ripresa dei lavori.
Altre novità relative al Superbonus dalla commissione Finanze della Camera che ha approvato delle correzioni all’agevolazione. La prima è quella riguardante la possibilità di poter usufruire della cessione credito-sconto in fattura per modifiche ai lavori disposte dopo l’entrata in vigore del Decreto legge (16 febbraio). In seconda battuta è stato disposto il mantenimento della cessione del credito e dello sconto in fattura per gli interventi di superamento ed eliminazione delle cosiddette barriere architettoniche. Infine, è stata disposta la possibilità per i contribuenti di poter usufruire del Superbonus per lavori di edilizia libera, anche mediante autocertificazione, partiti dopo il blocco arrivato con il decreto.
In merito si è espresso anche lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale ha affermato come presto potrebbero arrivare buone notizie per quelli che sono stati etichettati come “esodati”, ossia coloro i quali sono rimasti bloccati non riuscendo ad usufruire del Superbonus.
Il titolare del dicastero, riporta Il Messaggero, ha poi voluto precisare che “gli esodati” sarebbero stati creati dai precedenti esecutivi, mentre quello attuale si sta adoperando per poter risolvere la situazione e dare loro una risposta concreta. Infine, Giorgetti ha sottolineato come l’agevolazione abbia si rappresentato una spinta alla ripresa, ma dall’altra parte ha creato un debito di 120 miliardi di crediti che lo Stato dovrà saldare nei prossimi anni.
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