Le professioni green sono sempre più richieste all’interno delle aziende. In particolare il ruolo del sustainability manager.
Quello che sarà l’economia del futuro non potrà prescindere dal colore verde dell’azienda. Che per renderlo tale necessita di competenze specifiche da parte dei manager, i quali non soltanto devono essere attenti al tema della sostenibilità ambientale, ma anche alla conoscenza delle direttive green, e del modo da implementarle all’interno delle imprese che ne hanno fatto un vero e proprio mestiere. Da qualche anno a questa parte le più importanti università italiane si stanno adeguando con corsi e master in tema, specialmente sulle lauree in economia e commercio. Tutto questo per diventare sustainability manager.
Si tratta di una figura professionale apicale all’interno di un’azienda. Non soltanto suggerimenti e stesura di progetti, ma anche decisioni che riguardano una competenza sua ed esclusivamente sua. Colorare di verde la propria impresa è più difficile di quanto sembri. Si parte dalla riduzione delle emissioni nella fase produttiva, dal riciclo dei prodotti e dall’implementazione di sistemi di economia circolare. Il tutto tenendo presente le direttive europee che mutano continuamente.
Prima di parlare delle mansioni effettive, che cambiano da impresa impresa, è bene soffermarsi sul ruolo un po’ più generale del manager sustainability. Egli è una figura che aiuta un’impresa a convertire in veste green tutto il proprio apparato produttivo, non tralasciando alcuna strategia utile. È una figura altamente competente sia a livello ingegneristico che architettonico, che legislativo. Difatti non è secondario conoscere ed essere informati su tutte le direttive europee e internazionali.
La stima che è stata fatta in un recente convegno a Venezia è che entro il 2026 verranno richiesti oltre 4 milioni di lavoratori con abilità vicine alla sostenibilità ambientale. Al momento buona parte delle imprese di medie e grandi dimensioni stanno cercando di trasformare la propria società in funzione della sostenibilità. E non può mancare il contributo dei professionisti del settore che seguano tutto il processo di trasformazione, dalla pianificazione fino alla gestione successiva.
Si tratta di una vera e propria figura dirigenziale. Che non solo prende delle decisioni ma ha anche delle responsabilità fattive. La prima mansione è quella di cambiare lo status quo. Ribaltare le carte in tavola in maniera intelligente ed economica il più possibile. Dunque si parte da ciò che è già presente nell’azienda, e si cerca di implementare strategie green invertendo determinati meccanismi. Il suo ruolo non è solo quello di motivatore e progettista, ma anche di innovatore, alla ricerca di strategie nuove che possano far distinguere l’azienda di cui è dipendente da tutte le altre green. Fondamentale la conoscenza delle leggi e delle direttive europee, a cui bisogna tenere il passo per evitare di apportare i cambiamenti che poi debbano essere rettificati nel breve periodo.
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