Una compagnia finlandese, la Neste Oil, ha annunciato di aver aperto a Singapore il più grande impianto di produzione di biodiesel dl mondo. La notizia, già di per sè piuttosto rilevante per l’andamento di questo comparto, va poi abbinata ad un’altra indiscrezione, oramai non più tale, visto che è stata ufficializzata dalla stessa azienda: l’apertura di un’altra grande fabbrica, questa volta in Europa, nei dintorni di Rotterdam, che entro il 2011 seguirà la strada intrapresa a Singapore sul fronte dei biocarburanti.
Tornando all’impianto asiatico, la società ha affermato che per realizzare l’unità di produzione dei biocarburanti è stato necessario un investimento complessivo da 550 milioni di euro: gli sforzi finanziari saranno in grado di permettere la produzione di 800 mila tonnellate annue di un nuovo biodiesel di ultima generazione.
I comunicati stampa della Neste Oil hanno contribuito inoltre a rilanciare l’attenzione su questo segmento, il cui andamento è stato più volte criticato dalle associazioni ambientaliste, preoccupate per gli effetti che l’esplosione del comparto potrebbero avere sulle coltivazioni e sulle foreste.
Neste Oil ha tuttavia voluto calmare le acque, affermando che l’impianto della compagnia è in grado di produrre carburante ecologico grazie a un “mix flessibile di oli vegetali e scarti derivanti dall’industria alimentare“.
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