Stimare il pregiudizio economico di un comportamento energetico inefficiente non è certo facile. A provarci, tuttavia, è stata l’Agenzia per lo Sviluppo del Regno Unito, secondo cui il costo collegato alla mancata applicazione di misure energetiche efficienti dovrebbe superare i 6 miliardi di sterline ogni anno; una stima che dovrebbe fornire ulteriore impulso ai governanti locali (ma non solo) per migliorare politiche industriali e ambientali, e conseguenti controlli.
La conclusione di cui sopra è, in sintesi, la valutazione cui è giunta l’Agenzia nel suo annuale Greener Business Report, pubblicato pochi giorni fa, che ha cercato di sondare il terreno in tutti i principali comparti industriali a significato interesse ambientale, come ad esempio la gestione dei rifiuti, il processo di combustione e di produzione energetica, e così via.
Ad ogni modo, non tutti i dati del report sono negativi. Anzi, l’Agenzia ha osservato degli importanti miglioramenti conseguiti da parte di alcuni settori industriali, che nel corso degli ultimi mesi si sarebbero distinti per un atteggiamento fortemente ecocompatibile rispetto al recente passato.
La strada da fare, nonostante tali risultati incoraggianti, è però ancora tanta. A dirlo in questi termini è stato Ed Mitchell, uno dei responsabili dell’Agenzia, che ha auspicato che le prestazioni energetiche efficienti del Regno Unito possano continuare a migliorare anche nel prossimo futuro.
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