Greenpeace ha dato i voti sullo sviluppo sostenibile di 15 aziende che di prodotti elettronici, compilando – come uso periodico – una lista di quelle maggiormente rispettose dell’ambiente, e quelle meno propense a mantenere la parola data su questioni ecologiche. Una lista che vede evidenziate diverse sorprese, come i bruschi scivoloni di Dell, Samsung e – soprattutto – Toshiba, sulle quali Greenpeace si esprime in maniera più negativa del solito.
Ma partiamo con ordine dalla cima della classifica delle società che hanno assunto i maggiori sforzi verso la strada dello sviluppo sostenibile. Al primo posto troviamo infatti Nokia (voto: 7,5), nuovamente leader dell’elenco, con una valutazione leggermente superiore rispetto alla precedente versione dell’analisi (nella quale si era dovuta “accontentare” di un 7,3). Negli altri due gradini del podio troviamo invece Sony Ericsson (6,9) e Philips (5,1).
Nella parte centrale della top ten di Greenpeace, le aziende che hanno mantenuto i propri impegni ecosostenibili, come Motorola (che sale dalla settimana posizione, 5,1), Apple (4,9), Panasonic (dalla decima posizione alla sesta, con 4,9). La risalita di questo trio è tuttavia dovuta soprattutto al passo indietro di altri competitors, che hanno deluso le aspettative in materia di investimenti e innovazioni ecologiche.
Su tutte, Greenpeace sembra voler bacchettare soprattutto LG, che passa dalla sesta alla dodicesima posizione (3,7) a causa di “false asserzioni su performance energetiche dei suoi prodotti” (così si legge nella nota dell’associazione. Passo indietro piuttosto lungo anche per Samsung (dalla settima alla tredicesima posizione) e, soprattutto, per Toshiba (dalla terza alla tredicesima posizione).
Immagine tratta da fruchtportal.de
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