Il governo cinese ha recentemente sostenuto di voler incrementare la propria capacità produttiva energetica dal settore idroelettrico per una proporzione di almeno il 50% entro i prossimi cinque anni. L’obiettivo è rendere lo sfruttamento dell’idroelettricità uno dei cardini del progetto di sviluppo ecocompatibile del Paese asiatico, che intende aumentare gli sforzi per la riduzione delle emissioni nocive di carbonio.
Secondo quanto sostengono le autorità governative, la capacità di produzione di energia idroelettrica dovrebbe essere aumentata dagli attuali 200 milioni di kilowatt ai futuri 300 milioni di kilowatt entro la fine del 2015, per una progressione in termini relativi di circa il 50% rispetto ai livelli riscontrati all’inizio dell’anno in corso.
La notizia arriva a breve distanza dall’inaugurazione della più grande stazione idroelettrica della Cina, costruita sulla diga dello Xiaowan nella provincia Yunnan, con un investimento di circa 6 miliardi di dollari, e una capacità produttiva di energia elettrica pari a circa 19 miliardi di kw/h ogni anno.
La Cina è già oggi il principale produttore di energia idroelettrica al mondo e, contrariamente a quanto avviene in altri grandi Paesi leader internazionali, l’idroelettricità potrebbe davvero giocare un ruolo chiave nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’utilizzo del carbonio del 40% – 45% entro il 2020.
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