Piante che si rigenerano, partendo da un seme e piante che riprendono vita con il procedimento della talea. Una tecnica di moltiplicazione naturale che rende il raccolto facile e più rapido rispetto ad una semina tradizionale. La talea, ovvero la porzione di ramo che viene tagliata da una pianta originaria, permette di creare piante identiche alla madre.
E’ un metodo pratico e sbrigativo che riduce notevolmente i tempi della crescita da semina. Questa tecnica, oltre ad essere estremamente naturale e poco invasiva per la pianta, accade anche spontaneamente senza intervento umano. Quindi, per avere piante simili e in poco tempo, è bene conoscere le tecniche pratiche con cui eseguire le talee.
Come si fanno le talee e in quali piante
Per eseguire una talea, bisogna potare dei rametti da piante selezionate. Le foglie alla base del ramo vanno eliminate per favorire l’attecchimento al terreno. Questi rametti vengono poi messi a dimora in piccoli vasi o contenitori con terriccio buono e fertile. Il periodo felice per le talee è proprio maggio, dove l’esposizione solare favorisce la crescita della pianta senza appesantirla di calore.
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La dimensione del ramo potato deve essere contenuta tra i 10 e i 15 centimetri di lunghezza. Per eseguire una talea in maniera naturale, è preferibile evitare ormoni radicanti e altri prodotti chimici riproduttivi che però sono altamente invasivi. Per creare delle talee ci vuole pazienza e un po’ di fortuna: infatti, non è detto che tutti i rami ramifichino nel terreno e si potrebbe doverli eliminare dopo qualche giorno, rendendosi conto che non hanno germogliato.
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Scegliere la pianta a cui eseguire la talea non è semplice. Vi sono caratteristiche come la resistenza allo stress e la qualità della pianta da prendere in considerazione prima di tagliare. Tra le piante più comuni a cui anche semplicemente da casa è possibile creare delle talee vi sono le piante aromatiche, come la salvia, la menta e la lavanda. Tra le piante da fiore, da balcone o da giardino, si annoverano tra queste specie la boungavillea, la rosa e il glicine.