Sfruttando la giusta tecnica si potranno creare talee della pianta di basilico pronte all’uso in soli 15 giorni: bastano pochi passaggi.
Il basilico è una delle piante aromatiche più amate in Italia e in generale nei Paesi del bacino mediterraneo: esso è utilissimo in cucina, per insaporire piatti dolci e salati dei più svariati tipi. Ma è anche una pianta dalle proprietà officinali, utile contro artrite o bronchite e nota per il suo apporto vitaminico e per il potere antinfiammatorio. Inoltre il basilico è molto semplice da coltivare, sia in vaso che in giardino, soprattutto seguendo questi consigli su come prendersene cura.
Trattandosi di una pianta che soffre il freddo, il basilico sarà florido solo durante l’estate, quando potremo averne di sempre fresco sfruttando la tecnica delle talee. Queste ultime sono frammenti di piante che si possono usare per creare nuovi esemplari, solitamente provenienti da piante arbustive o arboree. Nel caso del basilico, che radica molto facilmente, si potranno ottenere talee da rinvasare per avere piantine di basilico sempre nuove.
Per ottenere delle talee di basilico esistono due metodi: uno da fusto e uno da foglia. Il primo ha il vantaggio di risultare più veloce e anche più efficace. Il secondo richiede più tempo ed è consigliato soprattutto per i mesi primaverili e per i primi mesi dell’estate. Sfruttando il metodo delle talee, inoltre, si possono ottenere numerosi vantaggi: innanzitutto è un metodo gratuito, con cui ottenere nuove piante di basilico partendo da un’unica piantina iniziale.
In secondo luogo è un processo sicuramente più veloce della coltivazione da seme, poiché ci permetterà di attingere alla nostra pianta nel giro di poche settimane, invece che di mesi. Per creare delle talee di basilico basterà tagliare un rametto della pianta in prossimità del nodo di una foglia. È bene prediligere i rametti laterali, detti femminelle, della lunghezza di almeno 10 centimetri.
Una volta prelevato il rametto bisognerà eliminare tutte le eventuali foglie presenti sul fusto, conservando soltanto quelle della testa. La presenza eccessiva di foglie sulla talea può infatti portarla a seccare, a causa dell’evapotraspirazione di queste ultime, che perdono acqua sottraendola alla piantina. Una volta pulito il rametto basterà tagliare il fusto al primo nodo (dove si inserivano le foglie) e immergere l’estremità in 2 – 3 centimetri di acqua oppure di macerato di salice, composto che incentiverà la produzione di radici.
Nel giro di 2 o 3 settimane otterremo le prime talee da rinterrare, prestando attenzione a metterle in un vaso e non direttamente nel terreno. L’ambiente più chiuso darà la possibilità alla piantina di radicare in modo più solido, solo a quel punto potremo spostarle a terra. Il basilico necessiterà di molta acqua e molta luce: attenzione però ad evitare il ristagno del terreno (che potrebbe causa il marcire delle radici) e la luce diretta, meglio optare per una zona luminosa ma in ombra.
Scopri come un semplice gesto di pochi minuti, come spostare i mobili dai termosifoni, può…
Quale tipologia di plastica può andare nel microonde? Controlla il simbolo e scopri tutto quello…
I Cantieri della transizione ecologica lanciati da Legambiente fanno tappa in Piemonte: scopriamo di cosa…