Scatta l’allarme in Tanzania per via di una malattia sconosciuta che si sta diffondendo e che ha già provocato cinque morti. In corso le indagini sulla natura di questa misteriosa patologia.
Ore di preoccupazione in Tanzania. A far scattare l’allarme una malattia sconosciuta, le cui conseguenze si stanno riversando sulla popolazione. Il bilancio è di 5 morti. Per ora sono stati segnalati da parte delle autorità sanitarie 7 casi, concentrati nella regione nordoccidentale di Kagera, nella zona del confine con l’Uganda.
Settimane di preoccupazione in Tanzania, dove sta prendendo piede una malattia misteriosa che ha causato la morte di 5 persone.
I sintomi di questa patologia sconosciuta includono febbre, dolori alla testa, affaticamento generale nonché perdita del sangue dal naso.
Per ora si sono diffusi 7 casi. Subito si sono mosse le autorità che hanno messo in campo delle indagini per comprendere meglio di cosa si tratti davvero. L’ufficiale medico del capo del governo Tumaini Nagu ha rilevato come il governo abbia dato vita a un team di professionisti che stanno studiando questa patologia per capirne le cause e la natura, cercando di trovare subito le misure preventive con cui mettere un freno a questa situazione.
Nagu si è poi rivolto ai cittadini chiedendo di mantenere la calma quanto più possibile, cercando di mettere in campo tutte le misure necessarie, mettendo in campo una particolare attenzione per le norme igenico sanitarie.
La malattia misteriosa diffusasi in Tanzania dalle ricerche sembra essere la Febbre di Mgunda: si tratta della Leptospirosi. Una malattia infettiva trasmessa dagli animali all’uomo, ma anche il contrario. In particolare la diffusione avviene attraverso i roditori, ma anche con il contatto con terreni contaminati.
I responsabili di questa patologia sono i batteri della Leptospira. I sintomi di questa patologia sono molto simili a quelli della classica influenza e proprio per questo spesso si prende sulle prima come un banale malanno di stagione. Tuttavia nei casi più gravi l’infezione può essere letale o comportare danni irreversibili ad organi come fegato e reni.
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