Il tarassaco è una pianta dalle tante proprietà, vediamo gli usi e le controindicazioni. Si tratta di una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae e che garantisce numerosi effetti benefici al nostro organismo, grazie alle proprietà depurative e antinfiammatorie. La pianta si presenta con un’altezza tra i 3 e i 9 centimetri ed ha una grossa radice dalla quale parte una rosetta di foglie con piccoli gambi. Le foglie di questa pianta sono oblunghe e molto semplici. E’ una pianta che si trova in tutta Italia, può svilupparsi in terreni pianeggianti, ma anche nelle zone alpine fino a più di 2000 metri di altezza.
Il tarassaco si può assumere in diversi modi: come estratto secco (500-750 mg) si può prendere in compresse da prendere due volte al giorno lontano dai pasti, come tintura madre si può assumere nella misura di 50 gocce in acqua per tre volte al giorno, sempre lontano dai pasti. Si possono preparare anche delle tisane al tarassaco, versandone due cucchiaini per tazza da bere la mattina e la sera.
Il tarassaco ha delle spiccate proprietà depurative, perché stimola l’attività del fegato, dei reni e della pelle. Favorisce l’espulsione delle tossine dall’organismo nella forma più adatta alla loro eliminazione, tramite feci, urina o sudore.
Il fegato può beneficiare dell’azione positiva del tarassaco, grazie alle proprietà antinfiammatorie e disintossicanti. Questa pianta favorisce l’eliminazione delle tossine e degli elementi in eccesso, come zuccheri, colesterolo e acido urico.
Il tarassaco riesce a svolgere anche un’azione leggermente lassativa, perché stimola la secrezione delle ghiandole dell’apparato gastrointestinale. Viene favorita anche la stimolazione della muscolatura degli organi dell’apparato digerente.
La pianta ha delle spiccate proprietà diuretiche, grazie alla presenza dei flavonoidi e dei sali di potassio. Questi elementi favoriscono l’eliminazione dei liquidi e per questo il tarassaco è consigliato a chi ha problemi di ritenzione idrica e ipertensione.
10 diuretici naturali per tornare in forma
Grazie all’ossido nitrico, il tarassaco è capace anche di stimolare i processi difensivi dell’organismo e di potenziare l’efficacia del sistema linfatico.
Sono state registrate alcune interazioni del tarassaco con dei farmaci, come i diuretici. La pianta, infatti, potrebbe potenziare l’effetto di questi medicinali, provocando degli effetti di ipotensione nei soggetti predisposti. Inoltre l’uso di questa pianta è controindicato per chi soffre di ulcera, calcoli biliari o gastrite, a causa della possibile sollecitazione della motilità. Il tarassaco potrebbe avere delle interazioni anche con i farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS). Per questo motivo chi segue una terapia a base di questi medicinali dovrebbe consultare il medico di fiducia per dei consigli prima di procedere con l’assunzione di prodotti a base di tarassaco.
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