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Tari 2023: se non la si paga cosa si rischia?

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Il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, deve essere effettuata ogni anno entro la scadenza. Cosa succede se non viene pagata

Tari raccolta rifiuti
Rifiuti (Foto da Canva) – Ecoo.it

La Tari è la tassa sui rifiuti che ha sostituito la vecchia Ares. Innanzitutto bisogna dire che la bolletta è composta da due sezioni principali. La prima è una quota fissa stabilita dal comune, la seconda invece è determinata da componenti specifiche dell’abitazione o dell’esercizio commerciale, quali il numero di componenti della famiglia e l’estensione in metri quadri dell’immobile di riferimento.

Chi paga la Tari sa che deve seguire delle regole comunali. Difatti il bollettino non è uguale per tutti a livello nazionale. Esistono dei comuni in cui l’imposta è suddivisa in due tranche annuali. In altri invece si deve pagare in un’unica soluzione. Ad alcuni cittadini può capitare di dimenticare di pagare questa imposta. Cosa succede a questo?

Il mancato pagamento della tari e il ravvedimento operoso

Raccolta differenziata (Foto da Canva) – Ecoo.it

Su ogni bollettino indicata la data di scadenza quale data ultima per poter pagare l’importo così come stabilito dal bollettino. Dal giorno successivo la data di scadenza scattano more ed interessi sul pagamento della Tari. Le sanzioni possono essere alleggerite grazie al ravvedimento operoso. Questo accade quando il cittadino stesso auto denuncia il mancato pagamento dell’imposta ottenendo degli sconti e delle facilitazioni sugli interessi e sulle sanzioni. Dunque il ravvedimento operoso è uno strumento per regolarizzare gli illeciti di tipo fiscale. Esso è composto dalla quota del tributo non pagato. La sanzione in misura ridotta. E gli interessi che vengono calcolati sull’importo e sulla distanza dalla data di scadenza. Nel caso in cui ci si ravveda, la sanzione è solitamente pari al 30% dell’imposta. Se i tempi sono molto brevi, entro 90 giorni dal ritardo, la sanzione è ridotta alla metà ed a un quindicesimo se si paga entro 15 giorni.

Come comportarsi se non arriva il bollettino a casa

Raccolta rifiuti (Foto da Canva) – Ecoo.it

Ricevere il bollettino della Tari, quindi della tassa dei rifiuti, è un dovere del cittadino. Purtroppo il fatto di non aver ricevuto il bollettino non è motivazione tale per essere esenti dal pagamento. Se ci si accorge che la tassa non arriva, si deve contattare il comune di residenza per farsi fare il calcolo e poi pagare sull’F24. Si ricorda inoltre che se il comune, in conseguenza al mancato pagamento della Tari, non effettua sollecito di pagamento entro 5 anni, l’imposta cade in prescrizione.

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Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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