Tari, aumenta la tassa sulla raccolta dei rifiuti in tutta Italia: la lista delle città in cui è prevista una modifica al rialzo delle tariffe finora in vigore
Introdotta nel 2014 in sostituzione delle precedenti norme in vigore, la Tari è la tassa sui rifiuti che tutti i cittadini sono chiamati a pagare per sostenere lo smaltimento dei rifiuti urbani. Chiunque sia in possesso (o si ritrovi a gestire) un immobile passibile di produrre rifiuti, pertanto, è tenuto a pagare – solitamente in tre tranche – la famigerata tassa.
La novità che starebbe seminando il caos tra gli italiani, tuttavia, è proprio quella che concerne i rialzi delle tariffe imposti dai comuni per la raccolta dei rifiuti. Tariffe che, a fronte di costi sempre più insostenibili, subiranno un’impennata vertiginosa nel giro dei prossimi mesi. La situazione più critica, ancora una volta, sarà quella delle regioni del Centro-Sud.
Al netto di stravolgimenti volti a rendere la raccolta differenziata un procedimento sempre più economico, gli aggiornamenti che riguardano la Tari non sono così incoraggianti come avremmo sperato di sentire. Gli italiani, chiamati a fronteggiare un caro vita che li sta mettendo sempre più in difficoltà, si ritroveranno a dover sostenere un innalzamento anche delle tariffe della tassa sui rifiuti. Di certo, non una notizia che avremmo desiderato apprendere.
La mazzata vera e propria, nello specifico, la avvertiranno soprattutto i comuni del Centro-Sud. Delle prime dieci città in cui la Tari subirà un’impennata, infatti, ben nove appartengono alle regioni centro-meridionali. Sebbene, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratterà di aumenti che saranno validi solamente a partire dall’ultima rata (e che, dunque, guasteranno i bilanci delle famiglie a partire dal 2024), la notizia starebbe già scuotendo gli animi di parecchi contribuenti.
In merito allo sbilanciamento tra Nord e Sud, la segretaria confederale Uil Ivana Veronese non è parsa avere dubbi: più il servizio della raccolta differenziata si rivela scadente, e più i costi per sostenerlo aumenterebbero in maniera esponenziale.
Napoli è una delle tante città che si ritroverà a fare i conti con tariffe della Tari sempre più elevate: il 20% in più, nello specifico, rispetto ai costi attuali del servizio. D’altra parte, sostenere la differenziata avrebbe determinato un prelievo a livello nazionale del 6,7% in più in soli cinque anni; un trend che, stando alle ultime notizie, sembrerebbe tutt’altro che incline ad arrestarsi.
Stessa sorte di Napoli, quella a cui andranno incontro città quali Torino (+1,20%), Padova (+3,63/2,89%), Ancona (+0,6%), Perugia (+4,2/4,7%) e tantissime altre realtà. Le proteste, si presume, non mancheranno di sollevarsi copiose in ogni parte d’Italia.
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