L’esenzione della Tari, la tassa sui rifiuti, può arrivare anche all’80% per alcuni cittadini, e per altri, c’è la possibilità di sottrazione del 60%
La Tari è la tassa comunale sui rifiuti che è andata a sostituire nel 2015 la vecchia TARES. Questo tipo di tassa viene gestita interamente dal comune. Il pagamento di questa imposta comunale è stabilito in una quota fissa, ed una quota variabile che dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ed estensione dell’appartamento, o dell’esercizio commerciale. Generalmente i ristoratori e gli esercizi commerciali hanno una quota fissa decisamente più alta delle abitazioni.
La Tari solitamente è a scadenza semestrale. Anche se il comune di competenza può decidere nella risoluzione in un’unica volta. Generalmente la tassa viene pagata a giugno ed a dicembre, più o meno come l’IMU, altra imposta di competenza comunale. Chi paga la Tari sa che a fine anno la spesa per la raccolta dei rifiuti è piuttosto alta, specialmente se si tiene conto che negli ultimi anni le gestioni comunali della raccolta rifiuti, particolarmente nelle metropoli, versa in uno stato di crisi che ha fortemente rasentato le problematiche igienico – sanitarie.
Esenzione Tari fino all’80%
Probabilmente molti cittadini non sanno che alcuni di essi possono usufruire della esenzione Tari fino all’80% dell’importo totale. Considerando che una quota fissa ed una quota è variabile, la richiesta può essere fatta sulla determinate condizioni. La riduzione dell’80% è prevista per quei comuni nei quali non è effettuata la raccolta dei rifiuti, che invece viene gestita direttamente dai cittadini. In questo caso si può fare una richiesta esplicita di esenzione del 80%. Anche se in generale i comuni che non effettuano raccolta dei rifiuti hanno una Tari di importo molto basso.
L’esenzione del 60%
In altri casi è prevista l’esenzione del pagamento della Tari nella misura del 60% del totale. E qui ci si riferisce alle abitazioni presso le quali non esistono dei cassonetti nelle vicinanze. Per cui è il singolo cittadino a doversi spostare e recare in luoghi più lontani per gettare la spazzatura. Il caso specifico deve essere ampiamente dimostrato, ed in seguito a questo deve essere inoltrata la richiesta al comune di residenza.
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