Tartaruga azzannatrice, secondo caso di ritrovamento a distanza di pochi giorni dal primo: stanne alla larga, il suo morso può essere pericolosissimo per l’uomo
Un secondo episodio di ritrovamento di una tartaruga azzannatrice – verificatosi a pochi giorni di distanza dal primo – ha scosso la cittadinanza di Morlupo, piccolo comune in provincia di Roma. Una coppia che stava viaggiando a bordo di un’auto si è imbattuta in un esemplare di tartaruga azzannatrice, identica a quella che, solamente qualche giorno fa, veniva ritrovata nelle campagne del comune di Capena.
Fortunatamente per la coppia – che aveva avuto modo di documentarsi rispetto alla pericolosità dell’animale – si è guardata bene dal toccare il rettile che, recuperato in strada, rischiava di finire investito dal via vai continuo delle auto. I coniugi, che si sono immediatamente messi in contatto con il numero del pronto intervento, sono stati avvisati seduta stante del pericolo. “Non toccate la tartaruga“: questo l’imperativo trasmesso loro dall’esperto zoofilo Andrea Lunerti.
Annoverate tra le specie che rischiano di andare incontro all’estinzione, le tartarughe rappresentano, nell’immaginario comune, degli animali innocui ed assolutamente inoffensivi per l’uomo. I due ritrovamenti – verificatisi a distanza di pochi giorni – tra i comuni laziali di Morlupo e Capena, tuttavia, ci hanno permesso di conoscere una particolare tipologia di tartaruga originaria del Nord America: la Chelydra serpentina, anche conosciuta con l’appellativo di “azzannatrice”.
La coppia di coniugi che, nella giornata di lunedì 22 maggio scorso, si imbatteva nel secondo esemplare (recuperato in una strada delle campagne di Morlupo), fortunatamente, sapeva come comportarsi di fronte a questo stravagante, atipico rettile. Giornali e social che avevano dato notizia del primo ritrovamento, avvenuto a Capena, avevano messo in guardia gli individui rispetto ad un importante monito: mai toccare questa specie di rettili.
I coniugi, dopo aver contattato il numero del pronto intervento, hanno atteso che l’esperto zoofilo Andrea Lunerti desse loro suggerimenti rispetto a come agire. Senza ombra di dubbio, questo secondo esemplare che girovagava per le strade di Morlupo lascerebbe presupporre la possibile presenza di una colonia nelle campagne tra il suddetto comune e Capena. Andrea Lunerti, interrogato, ha fornito delle delucidazioni di fondamentale importanza alla stampa.
I cittadini residenti tra Morlupo e Capena devono temere un’invasione di questa insolita specie, il cui morso è conosciuto per la sua pericolosità? Di certo, il ritrovamento di due esemplari a distanza di poco tempo suggerisce che ci troviamo di fronte ad una casistica fuori dal comune. L’esperto zoofilo Andrea Lunerti, interrogato a tal riguardo, ha cercato di mettere in guardia la popolazione delle suddette zone.
“Sicuramente ne arriveranno altre” – ha puntualizzato, lasciando intendere che potremmo trovarci di fronte ad una vera e propria colonia di tartarughe azzannatrici – “È fondamentale avvisare la popolazione, bisogna prestare attenzione affinché nessuno tocchi nulla“. Monitorare la situazione tenendo gli occhi ben aperti: questo l’unico imperativo da seguire.
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