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Animali

Tartaruga azzannatrice, può essere pericolosa: perché non toccarla

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Tartaruga azzannatrice, secondo caso di ritrovamento a distanza di pochi giorni dal primo: stanne alla larga, il suo morso può essere pericolosissimo per l’uomo

Tartaruga azzannatrice capena
Tartaruga azzannatrice, ritrovamento a Morlupo (Canva) – ecoo.it

Un secondo episodio di ritrovamento di una tartaruga azzannatrice – verificatosi a pochi giorni di distanza dal primo – ha scosso la cittadinanza di Morlupo, piccolo comune in provincia di Roma. Una coppia che stava viaggiando a bordo di un’auto si è imbattuta in un esemplare di tartaruga azzannatrice, identica a quella che, solamente qualche giorno fa, veniva ritrovata nelle campagne del comune di Capena.

Fortunatamente per la coppia – che aveva avuto modo di documentarsi rispetto alla pericolosità dell’animale – si è guardata bene dal toccare il rettile che, recuperato in strada, rischiava di finire investito dal via vai continuo delle auto. I coniugi, che si sono immediatamente messi in contatto con il numero del pronto intervento, sono stati avvisati seduta stante del pericolo. “Non toccate la tartaruga“: questo l’imperativo trasmesso loro dall’esperto zoofilo Andrea Lunerti.

Morlupo, ritrovamento di una tartaruga azzannatrice: è il secondo caso in pochi giorni

Annoverate tra le specie che rischiano di andare incontro all’estinzione, le tartarughe rappresentano, nell’immaginario comune, degli animali innocui ed assolutamente inoffensivi per l’uomo. I due ritrovamenti – verificatisi a distanza di pochi giorni – tra i comuni laziali di Morlupo e Capena, tuttavia, ci hanno permesso di conoscere una particolare tipologia di tartaruga originaria del Nord America: la Chelydra serpentina, anche conosciuta con l’appellativo di azzannatrice”.

Strada di campagna (Pixabay) – ecoo.it

La coppia di coniugi che, nella giornata di lunedì 22 maggio scorso, si imbatteva nel secondo esemplare (recuperato in una strada delle campagne di Morlupo), fortunatamente, sapeva come comportarsi di fronte a questo stravagante, atipico rettile. Giornali e social che avevano dato notizia del primo ritrovamento, avvenuto a Capena, avevano messo in guardia gli individui rispetto ad un importante monito: mai toccare questa specie di rettili.

I coniugi, dopo aver contattato il numero del pronto intervento, hanno atteso che l’esperto zoofilo Andrea Lunerti desse loro suggerimenti rispetto a come agire. Senza ombra di dubbio, questo secondo esemplare che girovagava per le strade di Morlupo lascerebbe presupporre la possibile presenza di una colonia nelle campagne tra il suddetto comune e Capena. Andrea Lunerti, interrogato, ha fornito delle delucidazioni di fondamentale importanza alla stampa.

Tartarughe azzannatrici, invasione tra Morlupo e Capena? Le parole dell’esperto Andrea Lunerti

Tartaruga azzannatrice, secondo ritrovamento (Canva) – ecoo.it

I cittadini residenti tra Morlupo e Capena devono temere un’invasione di questa insolita specie, il cui morso è conosciuto per la sua pericolosità? Di certo, il ritrovamento di due esemplari a distanza di poco tempo suggerisce che ci troviamo di fronte ad una casistica fuori dal comune. L’esperto zoofilo Andrea Lunerti, interrogato a tal riguardo, ha cercato di mettere in guardia la popolazione delle suddette zone.

Sicuramente ne arriveranno altre” – ha puntualizzato, lasciando intendere che potremmo trovarci di fronte ad una vera e propria colonia di tartarughe azzannatrici – “È fondamentale avvisare la popolazione, bisogna prestare attenzione affinché nessuno tocchi nulla“. Monitorare la situazione tenendo gli occhi ben aperti: questo l’unico imperativo da seguire.

Vanessa Zagaglia

Laureata in Lettere moderne e Filologia moderna presso l'Università di Macerata. Giornalista pubblicista dal 2023. Amante della natura e del Pianeta in tutte le sue sfaccettature. La scrittura è la via più immediata attraverso cui ama raccontarne i misteri e le intriganti meraviglie.

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