Questo è un gesto che non è raro osservare in questi animali. Che vuol dire quando una tartaruga compie questo preciso gesto e cosa dobbiamo fare.
Come curare una tartaruga? Questi animali dall’aria compassata ed anche gentile sono del tutto particolari. Si muovono decisamente piano quando lasciati sulla terraferma. Ma esistono delle specie marine che invece in acqua sono dei veri e propri missili. Per quanto riguarda gli esemplari ai quali più propriamente siamo abituati in casa, di solito si tratta di quelli di piccola taglia. Ce ne sono alcuni che invece, oltre a raggiungere una stazza a dir poco enorme che le porta a pesare sui cento chili, sono poi anche tra gli esseri più longevi che esistano.
Ci sono dei casi documentati di tartarughe che vivono per 150 anni di età. Merito del loro metabolismo lento, che le porta a risparmiare energie preziose e che, di conseguenza, è un fattore che contribuisce a fare accrescere la loro vita. Inoltre una tartaruga è anche capace di affezionarsi ad un umano. E lo fa principalmente mediante un gesto ben riconoscibile.
Come curare una tartaruga: impara a riconoscere i suoi segnali
Si tratta del suo allungare il collo in direzione della persona che solitamente pensa a come curare una tartaruga. Questa è una richiesta affinché il rettile riceva delle carezze, proprio come anche cani e gatti sono soliti fare. Inoltre quando questo capita e l’animale chiude gli occhi, è una testimonianza di grande fiducia nei nostri confronti. Il collo è proprio una delle parti più sensibili e che di più una tartaruga è propensa a concedere per ricevere delle coccole.
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Se ci sono le condizioni, come ad esempio una compagna del genere opposto ed anche dello spazio a disposizione, le tartarughe – come qualsiasi altra specie animale – si lasciano andare a quello che è il normale processo di riproduzione. È il maschio a posizionarsi sopra alla femmina ed a procedere. I maschi hanno un ventre concavo che consente loro di avere una aderenza perfetta sul guscio della femmina prescelta. Questo può avvenire anche a seguito di un rituale ben preciso, nel corso del quale i vari maschi che si contendono una femmina entrano in competizione tra loro fino anche a lottare gli uni con gli altri.